2015
Cosentino: «Non possiamo accettare che gli arbitri vengano a Catania a fare i fenomeni»
In sala stampa, parla il dirigente etneo dopo il pari con il Crotone
Il Catania scioglie il silenzio e torna a parlare con gli organi di stampa. Dopo la fine della gara pareggiata all’ultimo respiro contro il Crotone, l’amministratore delegato etneo, Pablo Cosentino è intervenuto in sala stampa ai microfoni di CalcioNews24.com. Il dirigente argentino sbotta non mandandole a dire contro l’arbitro Sacchi, reo di aver sorvolato più volte su alcuni interventi scomposti in area calabrese: «C’è molta rabbia per un atteggiamento a noi avverso sin dalle prime battute da parte del direttore di gara. Ha fischiato quasi sempre contro di noi. Non ho mai visto una cosa del genere. In certi momenti sembrava lo facesse di proposito. Noi facciamo gli investimenti, risistemiamo la squadra…e poi accadono queste situazioni. Non esiste che certi arbitri vengano a Catania a fare i fenomeni. Ci ha cagionato un danno e posso dire che le parole di Lotito hanno influenzato tutto l’ambiente. Se non devo pensare a malafede, devo credere che sia semplicemente scarso e che sia meglio arbitri in interregionale. Si falsa il campionato così. Ho intenzione di prendere provvedimenti, parlando anche con il presidente Abodi. Per quanto riguarda il Catania, posso dire che la squadra ha un altro atteggiamento da quando c’è Marcolin. Gli stessi infortuni muscolari, che prima c’erano con Sannino, ora non ci sono più. La stampa si è schierata contro il preparatore Ventrone è questo è stato clamoroso. Ho sentito minchiate su minchiate dai giornalisti. Credete veramente che anche io non vedessi i disastri della prima parte di stagione? Ovvio che comunque non potevo attaccare i miei giocatori, calciatori che avevo trattato sul mercato solo io. Nel frattempo ci siamo comunque mossi e provvedevo a costruire il Catania che oggi vedete. Io faccio autocritica. Ho fatto degli errori, ma non era facile piazzare gente come Spolli e Rolin, che avevano problemi fisici, e ho un po’ sottovalutato questo aspetto. Poi c’è stato l’episodio sfortunato dell’infortunio di Gyomber, giocatore su cui puntavo molto. Ho sottovalutato il fatto di essere partito con due difensori non a posto fisicamente. Abbiamo effettuato il ritiro precampionato con la metà dei calciatori in rosa. Lo stesso Castro ha giocato con un’ernia bilaterale per quattro gare, poi è stato costretto ad operarsi. Il nostro obiettivo restano ancora i playoff, ma cercheremo di guardare partita dopo partita. Da qui alla fine del campionato dobbiamo cercare di vincere più partite possibili».
Dal nostro corrispondente
Andrea Mazzeo