2013
Cose turche: 3-3 a Trabzon ma fa tutto la Lazio
La Lazio regala il primo tempo ma poi recupera e rischia addirittura di espugnare Trabzon
Una serata di ordinaria follia. Così si può riassumere la prima uscita esterna della Lazio in Europa League nel diluvio di Trabzon. I ragazzi di Petkovic regalano il primo tempo agli avversari combinandone di cotte e di crude, poi sfruttano al meglio le occasioni avute nella ripresa e recuperano una partita che sembrava già chiusa dopo 45 minuti. Merito della “follia” biancoceleste ma demerito anche dell’inesperienza dei turchi, incapaci di chiudere la partita in un paio di occasioni e puniti nel finale da uno strepitoso Floccari, autore di una doppietta. Pronti via ed i padroni di casa al 12’ passano in vantaggio sfruttando la loro migliore arma: la velocità in contropiede. Erdogan, sfruttando una Lazio sbilanciata in avanti, trafigge Marchetti in diagonale. Gli ospiti reagiscono subito ma Onur Kivrak chiude bene su Anderson. E’ solo un fuoco di paglia perché al 22’ Mierzejewski raddoppia grazie ad una fortunosa deviazione che permette al pallone di scavalcare il numero uno della Lazio e di insaccarsi sotto la traversa dopo l’errore di Lulic che si fa rubare palla da Henrique. Quattro minuti dopo lo stesso difensore liscia il pallone rischiando di combinare la frittata decisiva: Cana spazza in angolo. La squadra ospite ha il merito di non abbattersi e al 29’ accorcia grazie ad Onazi, bravissimo a sfruttare l’assist di Perea e a superare Onur Kivrak in uscita con un tocco sotto. Poco dopo la mezzora si attua la solita legge non scritta del calcio: gol mangiato gol subito. Hernanes colpisce il palo esterno dal limite e sul capovolgimento di fronte Henrique fa 3-1 sfruttando un clamoroso auto-scontro tra Cana e Biglia. Poco prima dell’intervallo Lulic prova a farsi perdonare sfiorando il 3-2 di testa ma si va negli spogliatoi dai quali esce una Lazio con gli occhi della tigre. Dopo nemmeno 60 secondi Ciani segna di testa, ma il gol viene giustamente annullato: il pallone, sul calcio d’angolo di Candreva era uscito. Il Trabzonspor si chiude a riccio con l’intento di chiudere la sfida sfruttando le ripartenze. Al 5’ Onur Kivrak salva sul colpo di testa di Hernanes, e poi si ripete con un doppio strepitoso intervento su Anderson al 15’ e al 20’. Alla mezzora i padroni di casa hanno due ghiotte occasioni per piazzare il colpo del definitivo ko ma Alazinho ed Henrique, per fortuna, le falliscono. Il brasiliano si fa ipnotizzare da Marchetti e gli calcia in bocca; l’attaccante “schucchiaia” fuori a tu per tu con il numero uno laziale. Ed ecco che la regola torna di moda quando Floccari, appena entrato, sfrutta l’unico errore della gara di Onur Kivrak (un’uscita “a farfalle”) ed accorcia le distanze: 3-2 a sette minuti dal 90’. La Lazio ci crede e al 41’ perviene al pareggio grazie allo stesso attaccante che fulmina il numero uno turco con un diagonale a fil di palo. In pieno recupero Biglia ha sul piede la palla del possibile match-ball ma liscia ad un passo da quello che sarebbe stato un clamoroso ed immeritato 3-4. Finisce 3-3 ed il girone rimane apertissimo: Lazio e Trabzonspor lo guidano a 4 punti, seguiti dall’Apollon Limassol a tre lunghezze vittorioso a Varsavia sul Legia che chiude a zero.