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Cosa significa che il ranking UEFA si è abbassato per l’Italia?

Negli ultimi anni il calcio italiano si è sforzato, in vari modi, di riconquistare un ruolo di primo piano in Europa. Lo ha fatto investendo in squadre competitive, in prestazioni di alto livello e, quindi, anche presidiando i principali campionati europei.
Negli ultimi mesi si è respirato un vento molto favorevole, sia per il dinamismo del campionato interno che per le posizioni raggiunte dalle squadre italiane, come dimostra anche la dinamicità nelle quote serie A. E come accade ogni volta che le cose sembrano andare bene, si presentano degli ostacoli lungo il percorso.
Si tratta del chiacchierato e recente calo del ranking UEFA dell’Italia, un fatto che, secondo gli esperti, potrebbe minare la possibilità di mantenere cinque squadre in Champions League nella stagione 2025/2026. Ma cosa significa esattamente e quali sono le sue conseguenze per il calcio italiano?
Cos’è il ranking UEFA e perché è importante?
Il ranking UEFA per nazioni è una classifica che determina il numero di squadre che ogni Paese può iscrivere alle competizioni europee (Champions League, Europa League e Conference League). Questo ranking si basa sui risultati ottenuti dai club nelle coppe europee negli ultimi cinque anni, quindi assegna punti in base alle vittorie, ai pareggi e ai progressi nelle varie fasi del torneo.
A partire dalla stagione 2024/2025 è stato introdotto il nuovo formato della Champions League, con 36 squadre nella fase a gironi (anziché le tradizionali 32). Due di questi posti extra vengono assegnati alle nazioni con le migliori performance stagionali in Europa. Se l’Italia manterrà un ranking come quello attuale, potrà avere cinque squadre in Champions League. In caso contrario, perderà tale vantaggio.
Perché il ranking UEFA dell’Italia è calato?
Il calo è stato causato dai risultati sommariamente negativi nei playoff di Champions League 2024/2025, per i quali solo la Juventus è uscita vincente, con un 2-1 contro il PSV Eindhoven.
Il Milan e l’Atalanta, invece, sono sta sconfitte rispettivamente, all’andata, dal Feyenoord e dal Club Brugge. Questi risultati hanno avuto impatto sul coefficiente UEFA, dal momento che ogni vittoria o sconfitta incide sulla posizione dell’Italia rispetto alle altre nazioni europee.
Al momento, in sostanza, non c’è da preoccuparsi. L’Italia occupa ancora una posizione che le consentirebbe di avere cinque squadre in Champions l’anno prossimo; al limite c’è da temere la Spagna, la quale sta recuperando punti e potrebbe sorpassarla nel ranking stagionale.
Quali sono le conseguenze di un ranking più basso?
Se l’Italia non riuscisse a mantenere una posizione di vertice nel ranking UEFA, per prima cosa potrebbe perdere il quinto posto in Champions League per la stagione 2025/2026. Inoltre lesquadre italiane potrebbero avere sorteggi più ostili nelle coppe europee, e quindi finire in fasce più basse nei gironi.
Indirettamente, il calo del ranking influisce anche sulla diminuzione dei ricavi per i club, poiché la Champions League è la competizione più redditizia e avere una squadra in meno significherebbe meno introiti per il calcio italiano.
E per finire, tra le conseguenze indirette, c’è anche un calo di appeal del campionato di Serie A, che potrebbe perdere competitività rispetto ad altre leghe come la Premier League e la Bundesliga. Per risollevare la situazione, in conclusione, i prossimi match di ritorno dei playoff saranno molto importanti. Milan e Atalanta dovranno ribaltare il risultato per evitare un’eliminazione prematura, mentre la Juventus dovrà difendere il vantaggio sul PSV.
