2018

Cosa dice sullo sport il contratto di governo M5S-Lega

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Contratto di governo M5S-Lega, quali sono i piani di Salvini e Di Maio per il mondo dello sport? Dagli impianti sportivi alla revisione delle competenze del Coni, i punti citati

Quali sono i piani di Matteo Salvini e Luigi Di Maio sullo sport qualora dovessero attuare il Contratto di Governo M5S-Lega? L’attualità politica in questo momento prevede le votazioni della base pentastellata sulla piattaforma Rousseau e quelle della Lega attraverso i gazebo nel week-end sul contratto stilato dalle due forze politiche che hanno riscosso il maggior successo alle scorse elezioni del 4 marzo. Il contratto nato dalle trattative tra gli staff dei due leader politici contiene diverse proposte sui più svariati temi, tra cui anche il mondo dello sport. Ecco cosa prevede nel dettaglio il contratto di governo tra il Movimento 5 Stelle e la Lega inerenti a questo tema, che tocca indirettamente il mondo del calcio sopratutto su un punto, quello degli impianti sportivi.

Sono quattro fondamentalmente le misure di massima che le due forze politiche hanno contrattato. Innanzitutto il “generale miglioramento degli impianti sportivi in tutto il territorio“. Così come una revisione delle competenze del Coni, cui segue l’implementazione sin dalla scuola primaria della pratica motoria con insegnanti specializzati. Infine l’introduzione di agevolazioni fiscali e contributive per le piccole associazioni sportive dilettantistiche.

Concentrandosi sui due punti più affini al mondo del calcio, vale a dire la parte relativa agli impianti e quella inerente ai rapporti con il Coni, occorre andare più a fondo. Gli intenti sugli impianti vengono evidenziati dal passaggio «intendiamo garantire un generale miglioramento degli impianti sportivi in tutto il territorio» cui segue l’istituzione di un’anagrafe degli impianti sportivi sia pubblici che privati attuata a scopo di «conoscere la situazione reale degli impianti e verificare le eventuali esigenze di ammodernamento e/o di realizzazione di nuove strutture sportive»: una mappatura che permetterebbe degli interventi mirati da parte del governo per l’allocazione efficiente delle risorse per la ristrutturazione o la nuova costruzione degli impianti.

Il contratto di governo, inoltre, ritiene «necessaria una revisione delle attuali competenze del Coni» ferma restando l’autonomia del Comitato Olimpico Nazionale Italiano e «risulta altrettanto importante che il Governo assuma con maggiore attenzione il ruolo di controllore delle modalità di assegnazione e di spesa delle risorse destinate al Coni». Inoltre spetterebbe al Governo il compito di emanare le linee guida fondamentali relative al sistema sport e alla pratica motoria nel loro complesso e la compartecipazione delle modalità con la quale vengono spesi e destinati i contributi pubblici assegnati al Coni e trasmessi poi alle Federazioni. 

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