2014

Corvino: «Pellè voleva fare il ballerino»

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L’ex d. s. leccese: «E’ una punta, ma quelli come lui devono segnare»

CORVINO ITALIA PELLE’ – Di Graziano Pellè adesso tutti parlano: l’attaccante del Southampton è arrivato in Nazionale dopo una carriera particolarissima. Esploso tardi, ha dovuto trovare posto lontano dall’Italia, visto che nel nostro campionato di gol ne aveva fatti ben pochi. Tutto molto bello, ma chi conosce davvero Pellè? Sicuramente colui che lo scoprì tempo fa, l’ex d. s. del Lecce Pantaleo Corvino, intervistato oggi dal Corriere dello Sport. Graziano lo racconta lui, a modo suo: dalle origini alla tattica… 

MI FACEVA INC*** – Così Corvino: «A Lecce Graziano mi faceva incazzare. C’era quella storia del ballo (Pellè era un campione di balli latino-americani, ndr)… Fino a 16 anni è stato indeciso su quale strada prendere sul serio. Ma a pensarci bene se poi Pellè è arrivato dove è arrivato lo deve anche a quella disciplina, che lo ha migliorato sul piano coordinativo e della destrezza. Se calciatori di quella stazza non fanno gol sono “morti”. Certo, è un discorso che vale per tutti gli attaccanti. Ma per chi è alto un metro e novanta ancora di più. Perché la gente e la critica è disposta a perdonare molto a una punta rapida, normodotata. Graziano è un attaccante allo stato puro. Uno che deve essere rifornito. Ma a questo ci penserà Conte. E se Pellé impara a proteggere la palla come Toni allora davvero può diventare un top». Il tempo non è molto davanti, è vero, ma finchè c’è vita c’è sempre speranza. 

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