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Corvino Lecce: «Con la Juve la squadra è rinata, ecco i meriti di Giampaolo; Dorgu è un campione»
Le parole di Panteleo Corvino, direttore sportivo del Lecce, dopo il pareggio contro la Juve e sull’esplosione di Dorgu in giallorosso
Pantaleo Corvino ha parlato a la Gazzetta dello Sport: il dirigente del Lecce è tornato sul pareggio ottenuto dai salentini contro la Juve e sulla svolta positiva portata da Giampaolo. Di seguito le sue parole.
COSA HA PENSATO DOPO IL PARI CON LA JUVE – «Che la squadra era rinata. Reazione forte, di qualità, con quel secondo tempo vibrante, con la natura che ci era sempre appartenuta per anni e che sembrava fosse evaporata. I segnali mi aiutavano a sopportare il peso di una sconfitta immeritata».
PAREGGIO ALL’ULTIMO MINUTO – «Orgoglioso dei ragazzi, capaci di conquistare un punto che altre faticheranno a prendersi contro uno squadrone del genere. Noi ogni settimana sfidiamo giganti economici contro i quali, se ci mettessimo a contare gli zero, perderemmo: e non parlo solo delle grandi, stia attento, perché tra quelle che combattono per la sopravvivenza ci sono il Como, il Parma, il Venezia. Per questo bisogna dire grazie a Saverio Sticchi Damiani, ogni volta che c’è il fischio d’inizio d’una partita di serie A».
OBIETTIVI – «Ogni mattina, quando ci svegliamo molto presto, pensiamo esclusivamente al modo per raggiungere il nostro obiettivo. Una meravigliosa aspirazione. Il club fa sacrifici, abbiamo appena avviato i lavori per la costruzione a Martignano del nuovo Centro Sportivo, Sticchi Damiani con investimenti mirati dà forza alle idee. A me tocca realizzare quelle di carattere tecnico».
DA 250 MILA EURO A UNA TRENTINA DI MILIONI – «Dorgu è un potenziale campione. Corregga: è un campione».
DOVE RENDE MEGLIO – «Esterno basso o alto, corre per tre e vede la porta, ha un motore che manca a chiunque altro».
RICHIESTE – «Un calciatore del genere ha estimatori, ci mancherebbe, e per lui certo che cene sono tanti, anche all’estero. Ma Dorgu resta qua e poi in estate se ne parlerà, perché il suo destino è indirizzato, il futuro gli appartiene».
LOTTA SALVEZZA – «La affrontiamo, nell’immediato, senza Banda e Gallo. Non sono rinunce irrilevanti per noi, ma lo spirito con cui abbiamo ripreso il risultato con la Juventus è un segnale».
GIAMPAOLO – «Ha una spiccata cultura del lavoro che lo rapisce per 24 ore al giorno, sta incampo o altrimenti in sede, ci ha garantito una intensità che era andata smarrita e che per anni ha rappresentato una nostra caratteristica».
SOMIGLIANZE TRA LUI E IL TECNICO – «Sa come si dice? Paro cerca paro…E io spero, penso di averlo trovato. Noi stiamo inseguendo la strada che ci conduca dove sogniamo, è un percorso accidentato ma i calciatori sono straordinari, hanno risposto alle sollecitazioni e ai suggerimenti di Giampaolo ed hanno afferrato un pareggio con la Juve che ha un peso enorme in classifica ma pure nell’autostima».