2014
Corsi: «Vi spiego il mio Empoli»
Il presidente dell?Empoli racconta la sua squadra e la sua storia
EMPOLI CORSI – C’è una realtà molto interessante in Serie A e che in molti snobbano, è l’Empoli di Fabrizio Corsi. Corsi è il presidente più longevo della Serie A anche se ha solamente 54 anni, per lui l’Empoli è stato praticamente una seconda vita e sta vivendo coi toscani l’ottava stagione in A. Ma cosa c’è dietro al modello Empoli, quali sono i segreti? Corsi ha provato a rispondere, di seguito un estratto delle dichiarazioni del presidente empolese.
AZZURRO – «Quando iniziai avevo giocatori come Gautieri o Galante o Montella che potevano far fare il salto dell’Empoli in A, oggi invece c’è il 65% di stranieri e non ci sono più giocatori di C che vanno in A o in B, si è rotta una catena e il calcio si è impoverito. Noi prendiamo 1-2 stranieri giovani l’anno, lo mettiamo alla prova ci nostri e se è meglio allora gli facciamo spazio. Succede anche che arrivi gente come Hysaj, col gommone. Ci siamo mossi bene con Silvano Bini, che ha iniziato a vendere pure in Serie A. Sarri? Sa far comportare bene i ragazzi, ne raffina il talento. Tonelli prima era disastroso ma ora è cambiato e può aspirare a una grande. Il futuro? Rugani ma anche Piu, Gemignani, Cassata, Picchi e Hassan, li scoprirete».
IL PRESIDENTE – Fabrizio Corsi ha rilasciato l’intervista a La Gazzetta dello Sport e ha spiegato dunque i meccanismi che stanno dietro al segreto dell’Empoli, abile nell’avere sempre giovani interessanti e a rivenderli nel mercato italiano. Tranne qualche eccezione, Corsi cita Fabbrini e Saponara come due delusioni, ma spende parole d’elogio per il “vecchio” Di Natale, cresciuto proprio a Empoli. Infine un po’ di amarcord: Almiron nominato miglior affare della sua presidenza, poi il gol di Martusciello nel 1996 che riportò in alto gli azzurri.