2016

Corsa scudetto, Prandelli: «Si decide tutto il 24»

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L’ex ct della Nazionale commenta lo scontro Juventus – Napoli

Mancano 8 giornate al termine della stagione, 24 punti disponibili, e lo scontro scudetto Juventus – Napoli entra nel vivo. Ecco il commento, a Tuttosport, di Cesare Prandelli: «Chi ha il calendario favorevole? Il cammino è abbastanza simile. Entrambe dovranno affrontare alcuni ostacoli difficili, ma vedo le due squadre estremamente agguerrite. Stanno affrontando questo rush finale come se fossero otto finale. Niente è lasciato al caso, l’atteggiamento è di chi se la gioca fino all’ultimo. Ovvio che la Juventus ha un leggero vantaggio… di tre punti. Da chi possono temere lo sgambetto? Dalla Roma: di queste quattro trasferte la più pericolosa è quella dell’Olimpico. Buon per la Juve, che nel girone di ritorno l’ha affrontata prima della rinascita, peggio per il Napoli che deve andargli a fare visita adesso. L o scudetto può perderlo soltanto la Juventus? Sì: mancassero due-tre giornate, allora sarebbe giusto pensare così, ora è prematuro. Però adesso arriva il bello. In che senso? Dopo anni di dominio assoluto bianconero, torna a esserci un duello. E sarà una lotta affascinante: la Juventus ha compiuto qualcosa di straordinario con la rimonta, il Napoli si sta dimostrando un rivale assai battagliero, che risponde colpo su colpo. E’ un bene per il calcio italiano, finalmente non ci sarà un finale di campionato noioso e chiuso parecchie settimane prima, ma mi auguro frizzante».    

CONTINUA PRANDELLI«Quali saranno gli uomini chiave? Beh, nel Napoli Higuain: sta facendo una stagione memorabile, è un attaccante di grande spessore, qualità e personalità. Nella Juve dico Allegri per le sue capacità intuitive e di leggere le partite. La differenza nella squadra la sta facendo lui. Se non segna Higuain non si vince?  Però lui segna sempre e con un bomber da 30 gol meno male che ce l’hai. Del resto, il Napoli di Sarri è impostato proprio sull’argentino, il finalizzatore di un’orchestra che sta suonando benissimo. Le motivazioni possono fare la differenza in questo frangente? No, perché entrambe sono mosse da motivazioni forti, sebbene diverse: il Napoli ha più cattiveria perché deve rimontare e da quasi vent’anni non vince lo scudetto, la Juventus ha l’obiettivo dei cinque tricolori di fila che rappresenterebbe un traguardo storico. E poi, essendo più abituata a vincere, sa gestire meglio lo stress di questi momenti. Cosa potrebbe incidere? Più che le motivazioni, possono farlo le reazioni psicologiche qualora dovessero incappare in un pareggio o in una sconfitta. Lì si vedrebbe la capacità di recuperare dal contraccolpo: sia per la Juventus, che vedrebbe ridurre il suo vantaggio, sia per il Napoli che vedrebbe aumentare il divario. Juventus meglio attrezzata per quanto riguarda la rosa? Ha sicuramente una panchina più lunga e di maggiore qualità. Il che non è un aspetto secondario, soprattutto a fine stagione quando parecchi giocatori sono stanchi. Molto dipenderà da come arriveranno i nazionali alla ripresa dopo la sosta. Ci sono anche i primi caldi, che possono condizionare il ritmo, soprattutto contro le piccole. Pronostico? Sessanta per cento Juventus, quaranta Napoli». 

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