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Copa Libertadores: John Kennedy regala la prima vittoria al Fluminense, Boca Juniors battuto

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Tutto sulla vittoria della Fluminese sul Boca Juniors nella finale di Copa Libertadores. I dettagli in merito

Già solo per la quantità di immagini regalate dalla regia, raffiguranti tifosi in preda a tutti gli stati d’animo possibili, la finale di Copa Libertadores è stata uno spettacolo indimenticabile. Che ha confermato una volta di più come in Sudamerica l’appartenenza a una squadra rappresenti un sentimento popolare fortissimo, che in occasioni come queste mette in gioco qualcosa che va ben oltre un successo sportivo: in quella coppa si riassumono anni e anni di speranze, delusioni, vittorie. In una parola di vita, con generazioni di persone che si incontrano per trascorrere insieme in momento indimenticabile.
Per la gente del Boca Juniors e il Fluminense questa finale, giocata al Maracana, aveva significati diversi. Gli argentini, reduci da una stagione così brutta da rendere concreta la possibilità di non poter partecipare all’edizione successiva, da anni aspirano alla settima Copa, un’ossessione che vivono da un bel po’, il sogno di eguagliare l’Independiente e diventare il club più vincente in questa manifestazione. Per i brasiliani, invece, era la possibilità di alzarla per la prima volta, prolungando un’egemonia del proprio Paese che da 4 anni ha reso la Libertadores il giardino di casa spartendo i successi tra Palmeiras e Flamengo.
La gara è stata avvincente, non bella tecnicamente se non nei gol di pregevolissima fattura. Tre acuti in 120 minuti che hanno riassunto tutto il pathos di una competizione partita da febbraio, che Mola Tv ha trasmesso in tutte le sue 155 partite. Chi ha vissuto questo viaggio non si è pentito.
Ecco le tre reti che hanno deciso l’incontro:

1) Super German Cano. L’attaccante argentino del Flu si è presentato a questa gara forte di 12 reti, che hanno staccato la concorrenza da tempo. Ne ha aggiunta, quella del vantaggio al minuto 36, con una girata di destro che ha esaltato più di ogni altra cosa il movimento fatto per liberarsi dell’uomo.
2) La trasformazione del Boca. Cavani non ha inciso più di tanto e allora per pareggiare la gara e prolungarla ai supplementari ci ha pensato Advincula. Terzino destro dal sinistro educato, ha trovato l’angolino superando lo schermo Marcelo.
3) Il gol del trionfo. L’episodio che al minuto 99 ha assegnato la vittoria al Fluminense è un tiro di destro in coordinazione esemplare, eseguito da John Kennedy, subentrato in gara per fare la giocata decisiva. Ovviamente non sarebbe Sudamerica se fosse finita qui. Un’esultanza eccessiva l’ha portato al secondo giallo. Regalando al Boca una superiorità numerica, vanificata dallo schiaffo dato da Fabra a Nino, baluardo fantastico dei vincitori.

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