2015
Continua il valzer delle “punte”: nuova ipotesi Caracciolo. Tutto fermo in uscita!
Maniero rimane la prima scelta, ma l’Airone non dispiace. Piace Sciaudone, ma serve cedere
Con il campionato di Serie B pronto a riaprire i battenti, il Catania prova a chiudere con una certa urgenza le operazioni in entrata necessarie a recuperare il terreno perduto. Una situazione di confusione generalizzata, dettata dalle risposte interlocutorie di molte trattative, sia in ingresso che in uscita. Arrivato il difensore dell’Udinese, Nicola Belmonte, finora la squadra a disposizione di Dario Marcolin è fondamentalmente la stessa di fine dicembre, con la speranza di recuperare qualcuno dall’affollata infermeria per la sfida di sabato pomeriggio contro la Virtus Lanciano.
TANTI NOMI MA POCHE UFFICIALITA’ – Il principale problema da risolvere in casa Catania è quello di rimettersi subito in carreggiata, per uscire da una situazione di classifica quanto mai complicata. Arrivati tecnico (Marcolin) e direttore sportivo (Delli Carri), la finestra invernale di mercato doveva rappresentare il suggello conclusivo per dare corso alla “rivoluzione etnea”, ma dopo 12 giorni di mercato, il solo arrivo di Belmonte appare ben poca cosa. Le difficoltà principali sono legate ad un mercato in uscita che non decolla, costringendo il Catania a restare in stand-by fino a quando la “zavorra” presente in rosa non verrà eliminata.
COPPOLA SUBITO, SCIAUDONE A RUOTA – Come anticipato dalla nostra redazione, il centrocampista Manuel Coppola del Cesena è pronto a legarsi a breve con il sodalizio etneo, trattativa che negli ultimi giorni ha visto un’improvvisa accelerata destinata alla fumata bianca. A stretto giro potrebbe arrivare dal Bari anche Daniele Sciaudone. Previsto oggi a Milano un incontro tra il procuratore del giocatore, Romualdo Corvino, e i dirigenti rossazzurri. Secondo indiscrezioni, il Catania si sarebbe accordato per acquisire in prestito oneroso il centrocampista, godendo del diritto di riscatto a fine stagione.
CAPITOLO ATTACCANTI – Potrebbe districarsi a breve anche la complicata matassa legata all’attaccante che dovrebbe giungere ai piedi dell’Etna. In pole position c’è sempre Riccardo Maniero del Pescara, la cui volontà di andare a giocare a Catania dovrebbe prevalere sul veto del club abruzzese. Resta in auge il nome di Matteo Ardemagni dello Spezia, anche se le quotazioni sono sensibilmente scese nonostante rappresenti il pupillo del tecnico Marcolin. Salgono invece quelle legate al nome di Andrea Caracciolo. Il Brescia è in crisi finanziaria nera e potrebbe decidere di far cassa cedendo subito l’Airone. Trattativa ferma tra i siciliani e la Reggina per il giovane attaccante, Roberto Insigne. Il ragazzo vuole la Serie B, ma i calabresi pretendono in cambio una valida contropartita tecnica.
ALTRI “POTENZIALI” ARRIVI – Nel reparto difensivo, la trattativa ben avviata è quella con Cristiano Del Grosso dell’Atalanta, mentre Marco Capuano del Pescara, attualmente a Cagliari, potrebbe non muoversi dalla Sardegna dato che il nuovo tecnico Gianfranco Zola lo ritiene utile alla causa, così come confermato dall’utilizzo da titolare nell’ultima sfida interna contro il Cesena. Si attendono aggiornamenti con il Chievo Verona per il trequartista Nicola Bellomo, con Lucas Castro che potrebbe fare il viaggio inverso raggiungendo molti elementi dell’ex colonia argentina catanese.
CESSIONI, CHE FATICA! – Il pacchetto arretrato finora visto in campo a Catania sembra arrivato ai titoli di coda. Alexis Rolin e Gino Peruzzi a breve firmeranno per il Boca Juniors, mentre Fabian Monzon potrebbe andare al Parma nell’operazione che coinvolgerebbe anche Andrea Rispoli. Il Bologna continua a chiedere notizie per Nicolas Spolli, ma il Catania pretende in cambio elementi di spessore. Nulla si muove per l’attaccante argentino Sebastian Leto: il Panathinaikos lo vuole, ma gratis (non si farà), mentre il Racing Club sarebbe disposto a mettere sul piatto un milione di euro (scelta non gradita all’argentino). Il Latina prova a strappare lo star bene per Edgar Çani, ma la cessione dell’albanese non è una priorità per società etnea.
Dal nostro corrispondente
Andrea Mazzeo