2020
Conte: «Rimpianti fino a un certo punto. Futuro Inter? Con o senza me»
Antonio Conte ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo la finale di Europa League contro il Siviglia. Le sue parole
Antonio Conte, tecnico dell’Inter, ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo la finale di Europa League contro il Siviglia persa per 3-2. Queste le parole del tecnico nerazzurro.
PARTITA EQUILIBRATA – «È stata una partita dura ed equilibrata. Nel secondo tempo un paio di situazioni potevano spostare la partita a nostra favore. Autogol sfortunato. Inevitabile poi che da lì diventi difficile. Il rimpianto c’è fino a un certo punto, i ragazzi hanno dato tutto quello che avevano contro una squadra abituata a questo tipo di partite».
ESPERIENZA – «Questi ragazzi devono avere una certezza: che hanno lavorato tanto e sono cresciuti in maniera importante. Sono arrivati a giocarsi una finale, tanti erano alla loro prima esperienza».
FUTURO – «Adesso dobbiamo rientrare a Milano, ci prenderemo tutti un paio di giorni di vacanza. Poi a mente fredda ci incontreremo. È giusto così, fare una disamina della stagione in maniera molto serena, cercheremo di pianificare eventualmente il futuro dell’Inter. Con o senza di me. Non c’è assolutamente astio, magari ci sono delle vedute diverse. Si faranno delle valutazioni e capiremo bene. Per me è stata un’annata bellissima, ringrazio chi mi ha dato quest’opportunità. Ne è valsa la pena. Devo anche capire se è più importante la famiglia o il calcio, a tutto c’è un limite. È stato un percorso tosto, io posso gestire fino a un certo punto».
VALUTAZIONI – «Il mio punto di vista non lo conoscete e non lo posso dire, eventualmente lo dirò quando ci sarà l’occasione di confrontarsi a mente fredda. E giusto costruire qualcosa di importante, ma farlo in armonia è la cosa migliore. A prescindere da tutto per me è stata un’esperienza incredibile e ne è valsa la pena, questo vuol dire tutto e niente. Penso di aver dato anche tanto al di là delle più rosee aspettative, ho ricevuto anche tanto, ecco perché dico che ne è valsa la pena. Bisogna riposare, poi è giusto che si facciano valutazioni anche a mente fredda».
DIRIGENZA – «Non c’è nessun rancore nei confronti di niente e nessuno, non penso che qualcuno nella dirigenza abbia rancore nei miei confronti né io nei loro. È questione di punti di vista e di alcune situazioni che comunque quest’anno ho affrontato e non mi sono piaciute. Io ho anche una famiglia, devo capire se la priorità diventa il calcio oppure la famiglia. Se alcune situazioni devono influire anche sul discorso della famiglia allora non va più bene. A tutto c’è un limite, devo capire dove arriva il mio e in base a determinate situazioni chiariremo, senza alcun rancore. Io sarò sempre grato a chi mi ha dato l’opportunità di fare un’annata bella, ma al tempi stesso è stato molto tosto. Ho già detto quello che pensavo, se pensate che io faccia marcia indietro non lo faccio. Se si potrà migliorare, si migliorerà».
VITA PRIVATA – «Qualcosa è successo, inutile girarci intorno. Bisogna capire se c’è la volontà e la voglia di tutti di non passare un’altra annata in questa maniera per quel che riguarda il sottoscritto. Ci sono tante situazioni che andrò a valutare, giusto che il presidente le valuti, ma in maniera molto serena e pacifica. Io a queste persone sarò sempre molto grato, anche a Marotta per cui penso di essere una sua scelta. Passa un anno, capitano delle cose ed è giusto capire perché comunque è stata un’annata durissima. So che all’Inter le annate sono dure, ma a tutto c’è un limite. Ci sono anche risvolti che se devono andare a intaccare la vita privata non va più bene».