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Conte: «Udinese? Noi non temiamo niente ma abbiamo rispetto per tutti. Ristorante da 100 euro? All’epoca la battuta era vera». Poi il riferimento sul bianconero

Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha parlato in conferenza da Castel Volturno alla vigilia del match contro l’Udinese
L’allenatore del Napoli Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa da Castel Volturno alla vigilia del match contro l’Udinese Ecco alcuni estratti delle sue dichiarazioni riprese da TMW:
RISTORANTI DA 100 EURO– «All’epoca la battuta era vera. Quando non puoi, in quel momento, e capita, spendere quello che possono spendere gli altri… non capisco perché si debba ricamare su questa battuta. E perché devo portarmi dietro questa battuta per essere additato come uno che chiede, chiede, non capisco. La trovo antipatica come domanda per questa citazione. La rifaccia, senza citazione, è del tutto gratuita».
UDINESE – «Noi non temiamo niente, abbiamo rispetto per tutti, ma temere non fa parte del nostro vocabolario. L’Udinese è un’ottima squadra, ha fisicità, struttura, che comunque anche in ripartenza ci può dare fastidio. Servirà grande attenzione pure su palla ferma, sono tutti giocatori oltre 1.90, tutte le gare serve rispetto, ogni gara va sudata come fatto finora».
BUONGIORNO, BILLING E OKAFOR – «Buongiorno sta migliorando in maniera importante, in questo momento Jesus è ad un livello superiore e domani inizierà Jesus e Buongiorno inizierà in panchina e lavorerà anche con dei differenziati per tornare al livello che conoscevamo tutti. Billing è un ragazzo serio, sta entrando nella nostra metodologia, per tantissime problematiche che abbiamo avuto solo questa settimana abbiamo organizzato un’amichevole col Giugliano e ho potuto vederlo in una partita vera e quindi anche lui sta lavorando, fisicamente sta bene, sta entrando nella nostra idea di calcio, è serio, applicato, ci darà una mano. Okafor è arrivato da 4 giorni, non ha una condizione ottimale, ha iniziato a lavorare in maniera importante con delle aggiunte, domani verrà in panchina, ha veramente un minutaggio limitato».
ANALOGIE CON ESPERIENZE PASSATE – «Tutte le esperienza hanno la loro unicità, per tanti motivi, preferisco sempre custodire gelosamente i posti dove ho lavorato, ora il presente è Napoli, una bellissima storia sicuramente, una sfida che ho voluto per tanti motivi. Penso che da calciatore o da allenatore vivere un’esperienza qui è davvero forte, di questo sono molto contento, stiamo lavorando tanto e si sono fatti grandi miglioramenti. Ripeto, ci sarebbe tutto per costruire qualcosa di importante, col lavoro dobbiamo avere una corretta visione e non accontentarci. Dobbiamo essere sempre migliori del giorno prima».
SFUMATURA DI BIANCONERO – «Di grigio, io non ce l’ho. Sono bianco o nero (risate in sala, ndr), nel senso… facciamo rosso e blù, chiariamo…».
CRESCITA – «Nella vita bisogna sempre essere predisposti ad imparare, altrimenti non c’è insegnamento o apprendimento, io sono il primo che ho imparato tanto anche l’anno scorso fermo anche per motivi personali. Alla metodologia di base ho implementato uno studio ed un lavoro che mi ha portato a crescere, ad essere pronto per questa sfida, siamo partiti con un’idea per questione di calciatori e siamo andati per degli step trovando tante soluzioni diverse. Se non avessi avuto l’opportunità l’anno scorso di studiare attentamente tante soluzioni, soprattutto estere, sicuramente sarebbe stato più difficile. La squadra sta crescendo, è sotto gli occhi di tutti, oggi fa un calcio importante, abbiamo margini di miglioramento e continueremo così, ma serve tempo».