2018

Conte amareggiato: «CL? Ormai è dura. Futuro? Sapete quanto dura il mio contratto»

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Dopo 28 anni il Tottenham torna a vincere a Stamford Bridge. Merito del 1-3 firmato Delle Alli che condanna il Chelsea di Conte all’Europa League

L’1-3 del Tottenham brucia. Perchè gli Spurs non vincevano in casa del Chelsea dal 1990 ma soprattutto perchè questa sconfitta riduce al lumicino le speranze dei blues di qualificarsi per la prossima Champions League. Antonio Conte nel post partita non nasconde l’amarezza: «C’è bisogno di un miracolo per la qualificazione in Champions? Otto punti a 7 giornate dalla fine sono tanti e vedendo le squadre che ci stanno davanti e come stanno andando non è semplice».

L’ex tecnico della Juventus prova a spiegare i motivi di una stagione in chiaroscuro: «Sapevamo che la situazione era complessa dall’inizio della stagione e si sta confermando tale. C’è poco da rimproverare ai giocatori dal punto di vista dell’impegno. Quest’anno in tante situazioni però non siamo stati determinati. Concedere il gol a 1 minuto dalla fine del primo tempo non è stato positivo. A livello di fiducia ha rotto qualcosa in noi. Abbiamo preso gol molto evitabile su una palla scoperta… I cambi? La panchina era quella… Zappacosta aveva un problema al tendine, Pedro ha avuto un problema fisico che l’ha fermato ma non potevamo inventarci nient’altro. FA Cup? Non cambierebbe niente, siamo con la testa bassa e pedaliamo a duemila. A un certo punto ti devi dare delle spiegazioni e non impazzire perché non puoi cambiare delle situazioni che ci sono».

Poi sul futuro Conte sembra avere le idee piuttosto chiare: «Se mi immagino su questa panchina anche l’anno prossimo? Non devo immaginarmi niente, sapete quanto dura il mio contratto». Difficile che Roman Abramovich confermi l’ex ct della Nazionale per un’altra stagione. Più facile immaginare Conte su un’altra prestigiosa panchina europea. Quale? In lizza c’è il Bayern Monaco che a fine stagione dovrà sostituire Heynckes, poi il Psg dove Emery ha già le valige in mano e infine il Milan. Sogno proibito della dirigenza cinese nonostante il buon lavoro portato avanti da Gattuso.

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