2015

Conte a Sanremo: «Non lascio l’Italia. Le mie canzoni preferite…»

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Il commissario tecnico della Nazionale intervenuto durante la quarta serata del Festival

Dopo Javier Zanetti e il presidente Massimo Ferrero questa sera è stato il turno di Antonio Conte che è appena salito sul palco dell’Ariston. Il commissario tecnico dell’Italia è intervenuto durante la quarta serata del Festival di Sanremo in onda su RaiUno toccando diversi temi interessanti e passando dalla musica alla sua carriera da calciatore e non solo. Ecco le sue parole: «Una canzone per me importante? Se stiamo insieme di Riccardo Cocciante, questa canzone è del ’91 ed è lì che sono diventato grande. Dal Lecce, squadra dove sono nato e cresciuto, c’è stato il trasferimento alla Juventus che mi ha allontanato dalla mia famiglia segnando il mio futuro da uomo». 

DIFFICOLTA’ E SODDISFAZIONI – «E’ ovvio che per un ragazzo nascono determinate difficoltà, io mi chiedevo se fosse la strada giusta visto che giocavo anche poco. Ma poi tutto è andato per il meglio e posso dire di aver realizzato il sogno che avevo da bambino, e cioè giocare con la Nazionale. Differenza tra club e Nazionali? Nelle squadre di club è possibile scegliere chi comprare e chi vendere, con l’Italia invece è diverso anche se c’è bisogno di progetti per il futuro. Lavoro e famiglia? E’ normale che ci siano dei sacrifici, ma tutto sta nel come si fanno le cose».

“NON VADO VIA” – «Un’altra canzone a me cara è Uomini soli dei Pooh, questa canzone la dedico a tutti gli allenatori perchè in fondo siamo un pò soli contro tutti. In Italia siamo tutti allenatori, a cominciare da mio padre che sa tutte le scelte giuste quando le partite sono finite (ride, ndr). Si può dare di più è un’altra canzone che ricordo con piacere perchè è un pò il mio motto ed è ciò che cerco di trasmettere agli altri. Anche quando siamo arrivati alla vetta c’è sempre da lavorare anche per raggiungere obiettivi inaspettati e me lo auguro anche per l’Italia. Io via dalla Nazionale? No, non mi è mai passato per la mente».

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