2015
CongratuLAZIOni, Pioli!
La rivincita del tecnico, che ha costruito una Lazio travolgente
Vola fortissimo la Lazio, che ha agganciato il terzo posto e sorpassato il Napoli nella classifica dei migliori attacchi del campionato con i suoi 47 gol, sistemandosi dietro alla Juventus che ne ha collezionati 53. Una fabbrica del gol quella costruita da Stefano Pioli, che può vantare la squadra più in forma del momento e quella con maggiore trazione anteriore. Sicuramente l’assenza di impegni europei ha inciso nella crescita della squadra biancoceleste, ma è evidente che si sia capovolto il loro mondo: un anno fa erano ottavi in classifica e a quattordici punti dal Napoli, anche allora terzo in classifica. La Lazio attacca e azzanna e il secondo posto non può essere considerato un obiettivo utopico. La Roma è avvisata.
IL CAPOLAVORO– Il successo della manovra laziale sta nell’equilibrio che si crea in campo nonostante gli interpreti siano decisamente offensivi. Felipe Anderson, Stefano Mauri e Antonio Candreva: fantasia, imprevedibilità e estro. Mine vaganti che impediscono agli avversari di avere riferimenti, alternative per non far pesare l’attacco sulle spalle di Filip Djordjevic prima e Miroslav Klose ora. Quest’ultimo tra l’altro è entrato nella top ten degli attaccanti della storia della Lazio. Cuore e gol. La difesa, invece, è chiamata agli straordinari, ma con il contributo dei centrocampisti, che puntano a rompere la manovra avversaria per avere il pallino del gioco, anche scalando dietro, il risultato è poi un gioco spumeggiante e aggressivo. Accolto dalle perplessità dei tifosi, Stefano Pioli ha dovuto gestire un gruppo con molte novità, compattarlo e poi cucirgli addosso un vestito tattico da cui far nascere un’identità originale. Le mosse del tecnico, il quale nell’estate del 2011 fu corteggiato dalla Roma che poi gli preferì Luis Enrique, si sono rivelate azzeccate. Ma sono state frutto anche di scelte difficili, come quella di puntare su due registi: Lucas Biglia e Danilo Cataldi. Quell’atteggiamento che all’inizio i tifosi consideravano incosciente, si è rivelato poi col tempo un atto di coraggio da parte di Pioli, il quale, consapevole della grande occasione capitatagli, ha lavorato puntando su idee chiare e metodi diretti. Una delle scommesse vinte è senza dubbio Stefan De Vrij, a cui ha saputo trasmettere l’esperienza maturata nella sua carriera di difensore.
LA SCALATA – A proposito di scommesse vinte… La settimana che si sta per chiudere lascia ai tifosi della Lazio il ricordo della fascia di capitano consegnata a Danilo Cataldi da Stefan Radu dopo l’uscita dal campo di Stefano Mauri. E’ una favola biancoceleste quella che sta vivendo il giovane centrocampista, che non ha fatto sentire la mancanza di Senad Lulic, il quale anzi ora dovrà sgomitare per ritrovare il posto da titolare. E’ stato vicino al Manchester City, ma ha deciso di giocarsi le sue carte nella Lazio, con la cui Primavera ha vinto lo Scudetto. Dopo l’esperienza nella serie cadetta con la maglia del Crotone, è tornato alla base, ma non sono mancate le difficoltà. La Lazio, però, non ha mai smesso di credere in lui e ha ripagato la fiducia della società e dell’allenatore con prestazioni convincenti e importanti. L’ascesa non è inaspettata, ma è valso la pena aspettarlo, del resto con i giovani talenti bisogna avere anche pazienza, oltre che fiducia: l’unicità di Cataldi sta nella capacità di rompere il gioco degli avversari e di cucire quello della propria squadra, frutto anche di una visione di gioco che gli permette di vedere anche gli spazi per inserirsi. Di questo passo le porte della Nazionale possono spalancarsi.