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Conferenza stampa Thiago Motta: «Sosta positiva, Atalanta da affrontare con umiltà»

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Thiago Motta, allenatore dello Spezia, è intervenuto in conferenza stampa per analizzare la sfida contro l’Atalanta

Thiago Motta, in conferenza stampa, ha analizzato la sfida del suo Spezia contro l’Atalanta. Le parole riprese da TMW.

SOSTA – «Io prendo tutto come positivo, abbiamo recuperato alcuni che da un po’ non avevamo in gruppo. I nazionali hanno giocato e sono contento, chi non ha giocato ha fatto qualcosa di diverso riposandosi. Oggi sono rientrati tutti, li vedo bene».

TORINO – «Con le vittorie si lavora meglio, lavoriamo per quello e cerchiamo di fare il nostro meglio con tutto quello che possiamo fare, con impegno e umiltà. Abbiamo una serie di partite interessanti da giocare, è importante il morale e la fiducia, con tanti giocatori che stanno riprendendo la forma. Giocare è quello che conta e che li mette in condizione, sono contento di averi a disposizione».

ATALANTA «Come si affronta una partita contro una grandissima squadra, che anche a livello internazionale ha fatto partite alla pari con PSG e Manchester United. Noi li affronteremo come sempre, con rispetto e cercando di fare il nostro meglio con impegno e umiltà, per vedere cosa accadrà».

HRISTOV E KIWIOR – «Per Petko c’è la possibilità di giocare, abbiamo ancora domani per testare le sue condizioni. Sono ottimista, è un ragazzo che ha mostrato sempre grande professionalità, e ha giocato anche se aveva dolori. Abbiamo avuto la partita con la Fiorentina dove nel riscaldamento ha sentito l’adduttore e si è fermato per due settimane curandosi. Ora dobbiamo vedere se vale la pena, se non vale la pena può giocare qualcun altro. Anche Kiwior è una possibilità, è un mancino e per caratteristiche può giocare lì, ma ci può giocare anche Erlic, Hristov e anche Amian. Vedremo cosa fare».

GASPERINI – «Mi aspetto il carattere dell’allenatore. Gasperini ha la stessa voglia di quando ha iniziato, forse anche di più. Sono allenatori che riescono a trasmettere questa mentalità e si vede in campo. Gasperini l’ho avuto come allenatore, gli ho già fatto tantissimi complimenti. Si merita tutto quello che ha avuto, ama quello che fa e riesce a trasmettere ai suoi giocatori tutto. Mihajlovic non lo conosco, ma l’uomo che ho visto da lontano, con quello che gli è successo e come l’ha affrontato, riesce a trasmettere la sua mentalità e carattere. Affrontare queste squadre non è facile, non solo per noi ma per tutti».

DISCONTINUITA’ – «Questa discontinuità me la deve mettere in un esempio, altrimenti non capisco. Con la Sampdoria abbiamo dominato la partita e già l’abbiamo analizzata. Abbiamo dominato ma non nella maniera in cui si deve fare per vincere, qualcosa ci è mancato. Andare in area ed essere più cattivi, noi non siamo stati pericolosi in area per finire l’azione. Abbiamo creato e costruito, e in quella partita potevamo giocare altro tempo e non fare gol. Ha segnato Verde, con un bel gol, ma non un gol facile. Abbiamo creato in area ma non ci siamo stati nella maniera giusta. Questo è un esempio, non sono d’accordo sulla discontinuità. Alcune partite non ci hanno dato risultato rispetto a quanto fatto in campo, come col Genoa, ma la discontinuità non l’ho vista. Con rispetto per la sua opinione».

AGUDELO – «Per quanto riguarda Agudelo, questa settimana non sarà in gruppo ma cercheremo la prossima settimana di aggregarlo, c’è tempo di lavorare con il gruppo e fare il lavoro dei compagni. Lo striscione, quando è positivo, fa sempre bene. Ringrazio e alla fine sono contento e sono contento perché dopo lo striscione è venuta una vittoria, e per il modo in cui abbiamo giocato è quello che conta. Sono i calciatori i protagonisti di questo sport bellissimo. Sono contento per lo striscione, ringrazio tutti, speriamo di continuare così».

CENTROCAMPO A TRE – «Nel mio modo di vedere il calcio, da ex centrocampista, mi piace dare questo equilibrio di squadra. Per fare un esempio, l’Atalanta gioca anche con cinque centrocampisti perché Malinovskiy io lo vedo come uno che può giocare a centrocampo nonostante abbia grandissima qualità. Mi ricordo che contro l’Inter l’ha messo davanti alla difesa con Freuler. Magari sono le mie sensazioni, ma io vedo i centrocampisti che capiscono la fase offensiva perché sono abituati a farla, anche più di un attaccante che fa la fase offensiva “dimenticandosi” della palla. Lo stesso discorso vale per un difensore centrale, anche se il calcio è cambiato tantissimo e i giocatori devono capire che una squadra funziona quando si ha la palla e quando non si ha. Non lo dico da oggi, i centrocampisti hanno una capacità in più nel capire le due fasi e per quello per me danno equilibrio. Posso giocare anche con cinque centrocampisti come fa l’Atalanta, e sono più offensivo. Poi dipende dalla squadra e da come pensa la partita. Stiamo recuperando alcuni giocatori, avremo la disponibilità di scegliere».

SALA – «Jacopo è un altro esempio di quanto dico, ha fatto il terzino ma con la sua intelligenza riesce a capire le due fasi e ha la facilità di capire il momento, quando e come farlo. A centrocampo è uno in più, che ci può dare una grossissima mano, aiutando i compagni a trovare equilibrio».

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