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Conferenza stampa Spalletti: «Scudetto? Ridicolo se ora non lo ammettessi…»

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L’allenatore del Napoli Spalletti ha parlato alla vigilia della partita contro la Fiorentina

Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita contro la Fiorentina.

SCUDETTO – «Sarebbe ridicolo adesso se non ammettessimo apertamente che noi, Milan, Inter e Juventus siamo in lotta per lo Scudetto. Ce lo giochiamo in questo finale di campionato indipendentemente dai risultati degli altri campi».

ITALIANO – «L’ho portato come esempio ai miei calciatori per la grinta e la cattiveria che continuava a richiamare quando erano sul 5-2 e in dieci contro nove in Coppa Italia. Questa è una partita insidiosa e difficilissima perché loro pressano forte, sono veloci, giocano con le catene sugli esterni, ma noi sappiamo quello che vogliamo fare, ossia vincerla».

DIFFERENZA CASA-TRASFERTA – «L’idea di calcio che noi vorremmo sviluppare abbiamo tentato di farla sempre. Le difficoltà sono di più quando vai in trasferta, dunque aver vinto quelle partite in trasferta ha più valore di quelle perse in casa. Se si va a rivedere siamo riusciti a perdere match senza subire un solo tiro in porta. Noi abbiamo avuto la volontà di ripeterci ogni volta escludendo il risultato precedente. L’ultima partita in casa abbiamo giocato benissimo. Il fatto dello stadio pieno era il pezzetto che ci mancava. Se dentro la gara avremo momenti di difficoltà basterà guardarci intorno e diventerà tutto facile sulla risposta da avere».

RRAHMANI – «Chi ha detto che ha l’influenza? Non ha la febbre, nel comunicato c’è scritto “un leggero stato influenzale”. Dunque è disponibile e sta bene. Abbiamo preso una precauzione ma tutt’ora è convocabile».

OSIMHEN – «Non averlo ci ha dato un’altra volta la possibilità di capire la qualità dei giocatori che abbiamo a disposizione. Ci ha confermato quanto è forte Mertens, quanto è forte Petagna quando ha giocato. Quanto è forte Zanoli che ha fatto il Di Lorenzo. Osimhen è importantissimo, non lo spingete troppo perché lo portate via. Invece voi soffiate sempre. Non lo spingete altrimenti si perde la coralità di gioco».

MERTENS – «La colpa è mia se ha giocato meno. Mertens avrebbe meritato di giocare di più. Sono però convinto che il meglio deve ancora darlo e lo darà in questo finale di campionato. Mi dispiace però poi nel dispiacere sono contento di avere a che fare con delle persone così perché mi restituiscono il massimo. Come ruolo? Lo vedo sia come punta che come seconda punta. Nella partita che abbiamo perso contro la Fiorentina per 5-2 l’ho fatto giocare come seconda punta».

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