Hanno Detto
Conferenza stampa Spalletti: «Napoli e Milan si assomigliano. Noi non dipendiamo da Osimhen»
L’allenatore del Napoli Spalletti ha parlato alla vigilia della partita contro il Milan
Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita di San Siro contro il Milan.
MILAN E NAPOLI – «Milan e Napoli sono due squadre che stanno bene, che hanno intenzioni sane. Diventa difficile dire chi è avvantaggiato. Chi saprà prendersi l’anticipo sulle giocate nei 90′ avrà ovviamente un qualcosa in più, perché sulla carta sono entrambe le squadre che vogliono vincere e che di conseguenza lasciano spazi ampi. Quelli che gestiranno meglio la palla avranno un vantaggio».
CONVOCATI ITALIA – «Sono felice per i miei calciatori che se lo meritano. Mancini ha sempre dimostrato di essere molto attento ai ragazzi emergenti, soprattutto a quelli con buone intenzioni. I nostri è un piacere vederli allenare perché tirano sempre al massimo da tutti i punti di vista: di muscolo, di fiato… Così come il Milan, sono forze di quelle sane perché questi ragazzi giovani vogliono far valere la loro freschezza e intraprendenza, perché lì ci si trova molte cose se si riesce a farle funzionare. Sullo Scudetto? Troppo presto per dire se ce lo contenderemo con loro, che però sono più avanti di noi».
ASPETTATIVE – «Ero curioso di vedere questa squadra perché sapevo che avevamo delle potenzialità. Poi di essere a questo punto qui non so se me l’aspettavo, perché ancora è troppo poco il tempo e sarebbe potuto succedere altro. Non avrebbe modificato comunque il nostro pensiero sulle possibilità che abbiamo. Il Napoli è fatto di persone appassionate e serie, che giocano con entusiasmo. Per il momento siamo molto contenti e soddisfatti in maniera corretta ed equilibrata, perché poi nel calcio basta un episodio per far cambiare la storia di una partita e di un comportamento di squadra in generale».
RASPADORI E SIMEONE – «Hanno diverse caratteristiche e li abbiamo presi per questa diversità, a seconda delle caratteristiche degli avversari si sceglie. Chi va più in profondità finalizza, chi viene a legare invece fa superiorità numerica e poi te lo ritrovi ugualmente alle spalle della linea difensiva. Non siamo dipendenti da Osimhen come volevate intendere voi, è un po’ lo stesso discorso di Kvara. Non vanno sbilanciati i meriti, avremo bisogno di tutti!».
RIGORISTA – «Bisogna averne più di uno, prima di ogni gara si indicano il primo e il secondo. Contro lo Spezia c’erano Politano ed Elmas. Zielinski? Gli è successo di sbagliare ma il primo lo aveva battuto benissimo, è stato bravo il portiere…».