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Conferenza stampa Mourinho: «Questa squadra va rispettata. Pellegrini fischiato? La gente non sa i sacrifici che fa»

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Conferenza stampa Mourinho: le parole del tecnico giallorosso dopo la sfida tra la Roma e l’Hellas Verona. Le dichiarazioni

(Matteo Celletti inviato all’Olimpico) – José Mourinho, tecnico giallorosso, ha parlato in conferenza stampa dopo Roma-Hellas Verona di Serie A.

GIOCO MIGLIORATO – «Abbiamo lavorato bene, la squadra è stata di qualità. I ragazzi crescono anche i più giovani e gente come Mancini, Cristante e Ibanez che giocano in 3 dall’anno scorso. Sono giocatori che crescono di qualità. Lavoriamo sulle dinamiche e i ragazzi vanno crescendo. Di solito le squadre che hanno meno pressione mediatica sono squadre che non hanno bisogno di fare crescere giocatori. Io ho sempre avuto pressione di fare cose importanti però avevo prodoti finiti e questa gente cresce. Lavoriamo da un anno e mezzo insieme. Questo Bove è diverso da quello di un anno e mezzo fa. Solbakken è arrivato e la prima cosa che ha detto è che non si era mai allenato con erba naturale. Giovedì c’è un’altra partita, con una squadra che ha fatto un giorno di SPA. Se vinciamo fantastico, se perdiamo andiamo a casa ma possiamo dormire tranquilli perché i ragazzi lavorano bene anche con un risultato brutto».

PARLANO MALE DELLA ROMA – «Spinazzola per me ha fatto una partita fantastica. Ed è dura per me dire che è il migliore in campo. Per me il migliore in campo è la squadra. Onestamente pensavo di cambiarlo al minuto 60 insieme a Karsdorp, ma Leo è arrivato al novantesimo in una condizione molto buona. Gli altri hanno fatto uno sforzo fantastico. La gente che stava giocando di meno come Bove, Rick (Karsdorp ndr.) hanno fatto una bella prestazione di squadra. Sono molto contento per loro perché abbiamo meritato di vincere».

FISCHI TIFOSI – «Quando Cafù perde una palla tu hai un motivo per non essere contento perché lui era il migliore al mondo. Quando giocatori di altissimo livello perdono un pallone come ad esempio De Rossi è normale c jhe la gente rumoreggi. Quando Bove perde un pallone all’80 però la gente fischia. Quando Belotti perde un controllo morde per cercare di recuperare merita rispetto, non è Totti. Noi siamo una squadra di gente seria. Siamo una squadra che da tutto e che perde anche. A Lecce volevamo vincere ma abbiamo perso. Questa squadra è da rispettare. Pellegrini fischiato. La gente non sa il sacrificio che fa per giocare. C’è una curva che appoggia, ci sono zone che sono passive o di solito sembra che i tifosi sono passati dall’altra parte da avversari. Io mi scuso perché non è il mio lavoro. Sono i tifosi che mi devono criticare. La natura è criticare l’allenatore. I miei giocatori hanno bisogno di sostegno e quando sbagliano lo fanno ma fanno tutto il possibile. Chiedo scusa a Spalletti e a Inzaghi. Io non posso fare come loro che fanno più cambi. Entra Dzeko esce Lukaku o Lautaro. I ragazzi danno tutto e devo difenderli. Per me dire questo non è un problema a 60 anni e con i capelli bianchi. I miei giocatori meritano di più».

I SOLD OUT DEI TIFOSI DIMOSTRANO AMORE – «Magari ho sbagliato io. Se ho sbagliato mi scuso. Se pensi che quello a che è successo a Sassuolo con Rick (Karsdorp ndr.) io ho esagerato ed è un esempio in cui dico mea culpa e tu hai ragione. L’anno scorso i bambini giocavano in un campo di plastica. Qual è stato l’ultimo anno in cui la Roma aveva bisogno di fare bambini? Quando ci stava Capello non mi sembra che c’erano bambini e anche negli ultimi anni. I bambini hanno bisogno di crescere. Anche i giocatori che sono in prestito sono in difficoltà tremenda. Solbakken è arrivato il giorno prima della prima partita che abbiamo giocato. Non è facile. I ragazzi meritano rispetto totale. Per il mio stile di comunicazione io apro la porta alle critiche. Se è responsabilità mia mi devo scusare con i ragazzi e magari tu hai ragione».

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