Conferenza stampa Mazzarri: «Questo Toro dipende da se stesso» - Calcio News 24
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2019

Conferenza stampa Mazzarri: «Questo Toro dipende da se stesso»

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Walter Mazzarri

Conferenza stampa Mazzarri: le parole del tecnico granata alla vigilia del match contro la Spal di domani sera

(dal nostro inviato allo Stadio Grande Torino) Una squadra concentrata. Quello che chiede Mazzarri in vista della gara di domani contro la Spal, quello che pretende dopo l’incredibile rimonta subita a Verona una settimana fa. «Ma in questo campionato non esistono partite scontate. E la Spal, al di là della classifica, ha disputato sempre ottime gare. E’ una squadra che gioca un buon calcio e che ha raccolto meno di quanto prodotto finora. In ogni caso dipende tutto da noi, in questi casi come contro squadre con più punti in classifica: facendo le cose giuste, possiamo mettere in difficoltà chiunque. Bisogna avere pazienza ed equilibrio, essere concentrati. Fare pressing per recuperare il possesso il prima possibile, giocare sempre la palla ed essere più cattivi sotto porta».

CENTROCAMPISTI – «Continuano a non segnare? A me basta vincere, non importa chi fa gol. Con certi meccanismi di gioco è normale: devono fare filtro più che gol. Anche perché poi, se vuoi strafare, rischi di sbagliare. In questo momento devono soprattutto dare equilibrio in mezzo al campo».

ASSENZE – «Senza Baselli le alternative sono principalmente Lukic e Meite, i due che lo hanno sostituito in caso di assenza anche lo scorso anno. Vediamo per domani, anche perché la Spal gioca in maniera diversa rispetto al Verona. Ma l’importante è che la squadra in generale stia lavorando bene e crescendo come condizione fisica. Lo stesso Belotti si è allenato a mille e sta bene, ma devo dire lo stesso anche di Zaza, Berenguer e Verdi».

TITOLARI – «E’ difficile scegliere tra chi è considerato un titolare fisso e chi non lo è ma in questo momento sta molto bene. Ma se il livello tra i giocatori è simile, diventa anche più difficile che io sbagli. Bisogna valutare chi sta bene di gambe, ma anche di testa. Bisogna capire anche chi può essere più utile dall’inizio e chi invece può garantire di più in corso d’opera: si scende sempre in campo in quattordici. I tre cambi, fatti bene o fatti male, incidono sulle gare».

AMBIENTE – «E’ importante che lo stadio abbia un atteggiamento positivo, che aiuti i ragazzi in campo. Le partite sono tutte difficili, per questo ci vuole l’aiuto di tutti. E magari far tesoro di cosa è successo a Verona: le partite non sono finite fino al triplice fischio».

VERONA – «In vent’anni non mi era mai capitato nulla di simile, l’ho riguardata cento volte. Difficile decifrare cosa è successo in maniera logica, dopo il pareggio Lukic ha sfiorato anche il 4-3. Abbiamo sbagliato poco, ma incassato comunque tre gol. E’ stata una batosta, sembrava una partita meritatissima. Brucia ancora e rimarrà nella nostra mente per sempre. Il calcio è impietoso: non si può mai abbassare la guardia».

BILANCIO – «Un bilancio di fine anno? In questo momento penso solo alla Spal, ma è stato un anno con numeri importanti. Soprattutto per la seconda parte della scorsa stagione. Ma non mi sembra così male quel che abbiamo nemmeno in questa stagione, fatto considerate le difficoltà che abbiamo avuto dopo l’eliminazione dall’Europa League».

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