2020

Conferenza stampa Lopetegui: «Inter fortissima, dovremo dare il meglio. Su Conte…» – VIDEO

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Conferenza stampa Lopetegui: le parole del tecnico del Siviglia alla vigilia della finale di Europa League contro l’Inter

Julen Lopetegui, tecnico del Siviglia, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro l’Inter valevole per la finale di Europa League.

INTER – «L’Inter è una squadra completa e concreta, con ottimi giocatori. Come tutte le squadre di Conte, sa attaccare e sa non subire tante occasioni da gol. È una squadra completa a 360°, l’affronteremo come abbiamo sempre fatto: puntando sui nostri punti di forza e superando le difficoltà. Siamo una squadra unita, che sa leggere la partita. Dovremo essere riconoscibili e dare la nostra versione migliore, è quello di cui avremo bisogno. Dobbiamo lavorare duramente per vedere dove possiamo arrivare».

OCAMPOS – «Vedremo l’allenamento di oggi. Domani dovremo essere tutti al cento per cento, speriamo anche lui».

CONTE – «Sicuramente è italiano, ma è anche un grande allenatore. Ha un modo di giocare che è sempre riconoscibile, in tutte le squadre che ha giocato. L’Inter gioca come chiede il suo allenatore, ha tanti ottimi giocatori, preparati per poter vincere la Serie A e la Champions League. Questo è vero, ma noi abbiamo grande fiducia in noi stessi, in quello che possiamo fare: siamo molto concentrati».

FINALE – «Conte ha detto che fa la storia solo chi vince? Quando si arriva in finale si dicono tante cose. L’unica cosa che posso dire è che dobbiamo essere tranquilli, arrivare concentrati ed equilibrati a una finale che ci può dare tantissimo e che abbiamo inseguito. L’obiettivo è fare bene a tutti livelli: mentale, di equilibrio, di organizzazione. La differenza la fa la dimensione della partita».

TIFOSI – «Messaggio ai tifosi? Che abbiamo lottato tanto per arrivare a questa partita, ci crediamo e vogliamo dare la nostra versione migliore. Dobbiamo sfruttare tutte le opportunità che avremo, ai tifosi promettiamo che daremo la vita in campo, ci dispiace che non possano viverla».

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