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Conferenza stampa Juric: «Recuperano in tanti. Ecco dove devo migliorare»

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Ivan Juric, allenatore dell’Hellas Verona, parla alla vigilia del match con la Lazio. Le sue parole in conferenza stampa

Alla vigilia di Verona-Lazio, il tecnico gialloblu Ivan Juric parla in conferenza stampa, rispondendo alle domande dei cronisti presenti. Ecco le sue parole.

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GARA «Siamo felici, perché raggiungere la salvezza a dieci giornate dalla fine è un ottimo risultato, con tutte le difficoltà che abbiamo avuto quest’anno. La Lazio arriva da tre vittorie consecutive, sta bene, lotta per la Champions. Sappiamo che sarà dura, ma ho visto la squadra giusta, siamo motivati».

ANDATA«Per lunghi tratti si è visto un Hellas di applicazione, di forza mentale, di rinnegamento del passato per ottenere il risultato. Quella partita fu un esempio della volontà di applicazione della squadra per ottenere il risultato. Fu una bella giornata proprio per questo motivo».

CICLO CON DUE SALVEZZE «Sono stati due grandi risultati. C’è grande soddisfazione per come sono arrivati, per la crescita del gruppo: rimane questo per me. L’anno scorso andò in un modo, quest’anno in un altro, ma sempre bene. Per il futuro non so, ogni anno è diverso e particolare. Se penso al Cagliari questi hanno individualità magnifiche, sembra facciano tutto bene nella costruzione della squadra e poi ti va male».

IN COSA MIGLIORARE «Nel self control, sicuramente. Fai una cosa con Semplici come l’altro giorno che dopo tre secondi ti dispiace. Bisogna controllarsi in questi momenti: nelle ultime due partite è uscita questa mia impulsività. Si migliora sempre: io sono molto critico su tutto, perché è l’unico modo di migliorare. Se non impari dagli errori come fai a fare cose positive? Quest’anno abbiamo fatto un bagno di umiltà, e abbiamo fatto lì il salto di qualità. Vedi dove hai sbagliato e la volta successiva sei più pronto».

RECUPERI «Recuperano in molti. Gunter non dall’inizio ma è a disposizione, Kalinic meglio questa settimana, Colley c’è, Ceccherini ha avuto un problemino ma si è allenato regolarmente. Rimangono fuori in poco: Favilli, Vieira, questi. Miguel bene a livello di gioco, interpreta bene tante situazioni in cui ci fa giocare bene. Dall’inizio lui ha cambiato molto questa società, nel lavoro, nell’essere capitano, nel gestire varie situazioni. Ha trasmesso tutto quello che io penso si debba trasmettere, poi ha umiltà e valori veri. Io nello spogliatoio non gestisco niente, gestiscono loro: sanno come deve essere e sanno come devono fare. È il mio braccio destro».

 

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