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Conferenza stampa Juric: «Contro la Sampdoria sarà difficilissima»

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L’allenatore del Torino Ivan Juric ha parlato alla vigilia della partita contro la Sampdoria

Ivan Juric, allenatore del Torino, in conferenza stampa presenta i principali temi della gara contro la Sampdoria di domani sera alle 20.45.

La conferenza inizierà a breve. Si attende l’allenatore granata nella sala conferenze dell’Olimpico Grande Torino.

LA SAMPDORIA – «Sarà una partita difficilissima, perché la Sampdoria ha fatto bene l’anno scorso e ora hanno un Caputo in più. Sono consolidati. Noi un po’ di stanchezza ce l’abbiamo. Ancora un po’ di tempo per recuperare le energie, altrimenti sarà dura».

PRAET – «Praet già l’altro giorno pensavo di farlo giocare, poi ha avuto una distorsione prima della partita e lo staff medico è stato bravissimo a rimetterlo in sesto. Vedremo domani come starà. Devo dire che comunque Linetty ha fatto bene»

BELOTTI O SANABRIA – «Devo ancora decidere».

ZERO VITTORIE CON LE BIG – «Non ci sono molti giocatori nuovi. Sono gli stessi dell’anno scorso, con qualche ragazzo rientrato dai prestiti, questo vuol dire che erano stati scartati. Non dobbiamo perdere di vista quello che c’era. Altrimenti potrei leggere che Torino è favorito contro Sampdoria. La squadra secondo me ha fatto passi in avanti notevoli rispetto al passato. Al di là di questo non sono arrivati punti sufficienti. Le prestazioni sono state superiori ai punti che abbiamo ottenuto. La strada è molto lunga, non si risolverà presto».

MIGLIORAMENTI – «Il Toro ha appreso tanto. Il modo in cui abbiamo affrontato il Milan è stato ottimale sia per possesso palla che per fase difensiva. In questo momento gira male. Dobbiamo migliorare in concretezza, ma dobbiamo ricordare che se molliamo un attimo l’attenzione poi è un attimo tornare indietro».

SVOLTA DELLA SQUADRA – «Io penso che abbia svolta un po’ in tutto. La mia sensazione è che la squadra è in crescendo. Il calcio non è mai una certezza. A volte si fanno tre passi avanti e poi altrettanti indietro. Siamo migliorati in tante cose, pur avendo giocatori che in passato si fa fatica. Quello che mi preme sono i punti. La squadra si sta esprimendo bene. Domani abbiamo una partita molto importante contro una squadra che recentemente è stata nettamente superiore al Torino»

LEADER – «Domanda interessante. Noi siamo in un processo di ricambio. Le gerarchie sono un po’ capovolte. A volte sento la maturità, a volte meno. Ci sono giocatori che prima contavano meno nello spogliatoio. I nuovi leader devono ancora nascere. Molti giocatori sono silenziosi e ancora non si sentono di trasmettere. Abbiamo Mandragora che sa quando dire la parola giusta. Per me questa squadra ora si sta formando con una gerarchia diverso rispetto al passato».

GERARCHIE BELOTTI/SANABRIA – «Siamo ancora in una fase di costruzione che non è facile con le vecchie gerarchie. È molto complesso e difficile sia per il gruppo che per l’allenatore. Il Gallo poteva fare due gol contro il Milan. In condizioni diverse avrebbe fatto doppietta. Io vorrei veder crescere la sua condizione, così come anche Sanabria più crescere. Per me è un bene che ci siano tutti e due».

CONDIZIONE BELOTTI – «Non credo andrà con la Nazionale. Lui ha bisogno di calcio. A me viene voglia di proteggerlo. Vedo un ragazzo che ha tanta voglia e ci ha dato segnali positivi. La gente si aspetta che ora voli. L’anno scorso non ha fatto bene come prestazioni. Io voglio che lui lavori con calma. Sono convinto che col tempo entrerà in forma»

MERCATO GENNAIO – «Io penso che in tutte queste partite noi dovremo fare bene. Ogni partita è importante per mettere un pezzo. Il pubblico deve vedere uno spirito nuovo. Io voglio che Cairo mi ascolti più di quest’estate dopo che avrò acquisito credibilità con le prestazioni».

TORO DA EUROPA – «Dopo che ho parlato con Belotti e mi ha detto che voleva fare una grande stagione al Toro e che vuole valutare bene come proseguire la carriera. Quando uno rifiuta tanti soldi per andare altrove, gli credo. Dobbiamo rispettare questa cosa qua. Se lui farà bene saremo felici tutti».

SAMPDORIA – «Credo che sia piena di buoni giocatori. Ha cambiato allenatore, ha difensori molto forti come Dragusin, in attacco ha preso Caputo e tenuto tutti. È una squadra forte. D’Aversa per me è un allenatore importante».

INDISPONIBILI – «Verdi comincia a essere disponibile, forse Pjaca dopo la sosta. Ansaldi ha capacità ed è molto importante in certe partite, ovvero quando attacchiamo di più. Con i suoi cross e le sue idee fa la differenza. Con il Genoa ha fatto la differenza, perderlo è pesante. In attacco il gioco migliora con lui».

STRUTTURE E PROGETTO – «Rassicurazioni? Zero. Io credo che vada tutto conquistato. Il presidente deve riconoscere il lavoro mio e dello staff. Adesso c’è uno staff medico che mi piace molto. Andiamo tutti d’accordo. Dobbiamo dimostrare partita dopo partita che vogliamo questa fiducia. Il Filadelfia non è il massimo e quelle vele non sono il massimo. Anche là abbiamo fatto cose belle, come lo spazio dove far colazione, la crioterapia. Su questo abbiamo alzato il livello. Non è il classico centro sportivo e vogliamo un Fila più bello possibile. La società ci ha sempre dato quello che chiedevamo».

MERCATO – «La società sa che avremo la Coppa d’Africa, ma è troppo presto. Abbiamo ancora tante partite importanti».

CRESCITA – «Quando sono venuto qua io sapevo che cos’è il Toro. Io voglio tutta la responsabilità. Ho già pagato una certa permissività. Io vengo a Torino con 3 anni di contratto con l’idea che c’è una base solida. Voglio far crescere questa squadra. Io acquisisco credibilità. Voglio che fino a gennaio si continuino a fare passi in avanti. Voglio io tutte le responsabilità, ma si faccia come si dico io».

PERMISSIVITÀ – «Ci sono cose che si accettano e poi l’allenatore e lo staff pagano. Si accettano certe situazioni che sono sbagliate. Dovrò essere più convincente in certe situazioni. Devo dare io qualcosa per poi ottenere altro. Sono molto soddisfatto della squadra. Ora vedo un altro Buongiorno per esempio. Dobbiamo crescere sempre di più, altrimenti è tutta fuffa».

BELOTTI – «Non serve giocare per forza, c’è bisogno di un percorso. Quello che stiamo facendo con lui è sempre graduale. Ricordiamoci che al primo posto c’è il Torino, non Belotti»

***in aggiornamento***

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