2020
Conferenza stampa Fonseca: «Non penseremo solo a difendere»
Conferenza stampa Fonseca, l’allenatore della Roma presenta la gara di domani contro il Gent, valida per i sedicesimi di Europa League
Il tecnico della Roma, Paulo Fonseca, è intervenuto in conferenza stampa per presentare la partita di Europa League contro il Gent. Ecco le dichiarazioni dell’allenatore portoghese:
KOLAROV – «Può fare tre partite di fila, vedremo domani».
GARA – «Una partita importantissima. Vogliamo passare. Per me dobbiamo concentrarci su quello che dobbiamo fare domani. Dobbiamo giocare con ambizione pensando che iniziamo dallo 0-0. Dobbiamo avere coraggio come abbiamo fatto nell’ultima partita. Questa squadra non ha nessuna sconfitta in casa questa stagione. Hanno segnato sempre qui e domani giocano in casa con un risultato che è ancora aperto».
MENTALITÀ – «Non vogliamo solamente difendere, noi vogliamo giocare come sempre. È importante fare gol in questa partita e per farlo dobbiamo giocare come sempre. Vogliamo stare nella metà campo offensiva non in quella difensiva. Vogliamo giocare questa partita con ambizione perché per noi è importante fare gol in questa partita».
ROMA EUROPEA – «Penso che tutti noi sappiamo che in Europa le partite sono più aperte. In questo tipo di competizioni si giocano due partite, non sono maratone. Una squadra resta e l’altra esce. Per questo le partite sono più aperte. Mi piace di più quando il calcio è più aperto».
GENT – «È una squadra fortissima come hanno dimostrato a Roma. fisicamente sono forti, sono molto concreti. Domani giocheranno una partita con voglia di vincere e hanno buoni giocatori. Domani sarà una partita difficile».
OBIETTIVO EUROPA LEAGUE – «Non mi piace fare grandi previsioni per il futuro. Non dobbiamo pensare più avanti se noi non vinciamo domani. La prossima partita è sempre la più importante. Ho visto la squadra con ambizione di vincere domani e andare più avanti».
PRECEDENTI COL GENT – «L’ho affrontato con lo Shakhtar, sono due squadre diverse, hanno pochi giocatori uguali all’epoca, anche l’allenatore e il modo di giocare sono diversi. Credo siano più forti, ma è tutto diverso».