2019

Conferenza stampa Nesta: «Il Frosinone mi ha voluto, sono pronto»

Pubblicato

su

Nesta sarà presentato ufficialmente come nuovo allenatore del Frosinone: segui la conferenza stampa in diretta

(dall’inviato allo stadio Benito Stirpe) – Presso la sala stampa dello Stadio ‘Benito Stirpe’, questa mattina va di scena a partire dalle ore 11:30 la conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico del Frosinone Calcio Alessandro Nesta.

Conferenza stampa Nesta Frosinone: la diretta

TIPO DI GIOCO «Il presidente mi ha detto “Fai quello che vuoi, fai quello che sai fare”. Io sono un allenatore giovane, ho le mie idee e credo di essere sulla squadra giusta. Tutti mi hanno dato la disponibilità di proporre ciò che so fare. Ho conosciuto Stirpe, è una grande persona. Mi ha detto quello che tutti gli allenatori sperano di sentirsi dire. Mi ha detto di non provare a fare ciò che non so fare. Sa quello che sono. Con il Perugia ho fatto un tipo di calcio senza essere la brutta copia di qualcuno. Non farò quello che qualcun altro ha fatto o si aspetta. Poi se funzionerà non lo so, se andrà male sarà colpa mia. Non cercherò mai alibi».

FROSINONE «Il primo obiettivo è creare grande entusiasmo. La gente deve venire volentieri allo stadio, voglio che sia orgogliosa. So che è una bella responsabilità, sono pronto. Ho scelto il Frosinone perché mi ha voluto. Ho avuto qualche altro contatto ma credo che il Frosinone sia il top che potevo avere, è una società importantissima. So benissimo la responsabilità che ho, so benissimo dove sono venuto. Sono qui per lavorare e fare il massimo».

INFLUENZA ALLENATORE«Tutti mi hanno lasciato qualcosa. Zeman ha avuto il coraggio di cambiarmi da terzino a centrale. Ancelotti l’ho avuto per più tempo. Tutti ti lasciano qualcosa. Puoi avere spunto dai tuoi ex, ma non puoi copiare. L’idea di calcio deve essere tua. Credo che la squadra debba seguirti fino in fondo e buttarsi nel fuoco per te, come abbiamo fatto noi al Milan con Ancelotti. Ci sono stati momenti difficili e il suo segreto è stato avere dalla sua parte la squadra».

ROSA«Vediamo chi vuole rimanere e chi vuole andare. Io voglio giocare a 4 dietro, poi vediamo come. Io vengo da una difesa a 4, l’anno scorso l’abbiamo provata per necessità. Poi siamo andati a 5 ma eravamo piatti. Io conosco bene il 4-3-1-2 e mi ci sento bene. Potrei riproporlo. Piano piano capirò le situazioni di ogni singolo giocatore: tutti quelli che rimangono devono essere motivati e consapevoli che il Frosinone è il top che possono avere. Chi è motivato e strafelice rimane qua. Un’idea ce l’ho, so benissimo le caratteristiche: lo scorso anno ne ho provati a prendere anche un paio. Non li conosco di persona, che è molto importante. Le idee ce le ho chiare, so benissimo che tipo di giocatori sono. Vedremo se sono funzionali al modulo».

MENTALITA’ «Credo che per avere dei risultati bisogni allenarsi bene durante la settimana. Lo pretenderò dai giocatori».

OBIETTIVI «Non so quando andrò via, spero il più tardi possibile. Spero di lasciare qualcosa. Credo che nelle mie esperienze ho costruito qualcosa. Voglio portare una struttura, un modo di fare e di pensare».

COMPAGNI LAZIO«Mi è capitato di avere tanti compagni che poi hanno fatto gli allenatori. Quando ho smesso sono stato a casa due anni e sono stato in grossa crisi. Tanta gente fa l’allenatore perché gli manca il calcio».

GIOVANI«Il mio staff ha coraggio. Lo scorso anno ho giocato con due ’99 titolari. Non conta la data di nascita, conta saper giocare a calcio».

CARRIERA DA ALLENATORE «Io nella mia vita ho fatto ogni passo in base alla mia gamba. Credo molto nel lavoro. C’è gente che è stata al Milan da subito, ma così non hai il tempo di crearti un’identità di gioco. Se inizi a perdere vai in crisi e non sviluppi un’idea di gioco che vuoi fare. Quando ho allenato in seconda divisione americana ho provato cose che in Italia non avrei potuto fare. Mi è servito a crescere. In Italia non hai il tempo di provare cose azzardate. Nei due anni a Miami ho passato molto tempo sul campo creando cose importanti».

INZAGHI«Il modulo di Inzaghi, il 3-5-2, è diverso dal mio. Simeone ha fatto grandi cose con un 4-4-2. Credo che ognuno abbia la sua idea. Simone Inzaghi mi ha sorpreso, non avrei mai pensato che avrebbe fatto l’allenatore. A Roma, allenare la Lazio, non è facile».

STAFF«Lo staff tecnico è quello di Perugia».

MESSAGGIO AI TIFOSI«Io credo che sarà un anno non scontato, dove ogni punto andrà sudato molto. Il campionato di Serie B è particolare, una volta che si scende di categoria bisogna avere grande umiltà e non prenderla con presunzione. Frosinone non è una piazza che si accontenta. Faremo le cose senza presunzione».

TOTTI«Affari loro, ma non perché è la Roma. Totti è un mio amico, ma sanno loro cosa succede. Spero che lui stia il meglio possibile».

Exit mobile version