2020

Conferenza stampa Conte: «Fare bene al di là di Lukaku. Sanchez non è pronto» – VIDEO

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Antonio Conte, tecnico dell’Inter, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Parma. Le sue parole

Antonio Conte, tecnico dell’Inter, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Parma. Le sue parole.

LUKAKU – «Ha avuto questo problemino muscolare durante la gara contro lo Shakhtar quando ha calciato la punizione. Ha tuttora questo affaticamento, è giusto recuperarlo nel migliore dei modi. Sapete benissimo che Romelu è importante per noi, così come gli altri, soprattutto avendo anche l’assenza di Sanchez che si è trascinato un problema dalla nazionale. Stiamo monitorando la situazione cercando di agire per il meglio del calciatore e dell’Inter. Dispiace sicuramente anche perché in questo periodo ne avremmo avuto bisogno. Stiamo recuperando alcuni calciatori dal coronavirus, ma ho grande fiducia nei calciatori a disposizione e dobbiamo far bene a prescindere».

SANCHEZ«Anche Sanchez non è pronto. Sinceramente bisogna aspettare che i dottori e il giocatore diano l’ok perché a volte la troppa smania di voler giocare fa commettere anche al giocatore una decisione sbagliata. Bisogna avere pazienza e cercare di fare esperienza su quel che accade, soprattutto per i calciatori perché come ho detto i calciatori si devono prendere grandi responsabilità e devono essere consapevoli delle situazioni perché forzare può portare a delle conseguenze negative per loro e la squadra».

GAGLIARDINI«Gagliardini sta bene, si è allenato a casa e i parametri sono buoni. E’ disponibile a tutti gli effetti e sono contento di riaverlo perché centrocampo e attacco sono stati molto colpiti in questo periodo dopo la sosta per le nazionali».

VIDAL – «Posso chiedergli tutto. Se guardate le caratteristiche dei centrocampisti tanti ne hanno più di offensive che difensive. Questo mi porta a chiedere ad Arturo di occupare una posizione più strategica, ma sono veramente contento perché ci ha portato personalità, esperienza, cattiveria. Anche lui ha dovuto giocare sempre, in questo periodo ho avuto un po’ di timore perché veniva dall’inattività a Barcellona e ha giocato anche in nazionale. Ha risposto alla grande».

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