2020
Conferenza stampa Chiellini: «Abbiamo tanti giovani, possono crescere ancora»
Il capitano dell’Italia, Giorgio Chiellini, ha parlato in conferenza stampa in vista degli impegni di Nations League
Giorgio Chiellini, capitano dell’Italia, ha parlato in conferenza stampa in vista degli impegni di Nations League. Ecco le sue dichiarazioni riportate da TMW:
PORTE CHIUSE – «Dopo i primi test, stiamo vivendo normalmente questa situazione. E’ stato strano dover giocare per tanti mesi a porte chiuse, senti tutto, non c’è l’emozione che hai quando ci sono tante persone. Ci auguriamo che al più presto possano tornare i tifosi. Sembra di giocare amichevoli e invece sono partite importanti».
MOMENTO PERSONALE – «E’ un periodo difficile, sono stato tre mesi senza vedere la famiglia. Prima del lockdown poi stavo bene, poi c’è stata una prolungata chiusura e mi ha inficiato sul rientro, quando dovevo star meglio e ho vissuto peggio gli ultimi due mesi. Speravo di dare il mio contibuto e ci ho messo di più per questo scombussolamento della vita. Ora ho dato continuità, mi sento di nuovo me stesso. Tornare qui mi ha dato tanta gioia, indossare la maglia dell’Italia, vedere i compagni, il mister, dopo un anno così ne avevo bisogno. Nell’ultimo anno non ho giocato e dato continuità, spero di giocare il più possibile e voglio godermi quel che farò negli ultimi mesi. A quest’età non posso fare programmi a lungo termine».
ITALIA – «Abbiamo tanti giovani, avranno un anno di esperienza in più. C’è tempo per trovare più amalgama. Se paragoniamo l’Italia alle altre top europee, un anno in più può aiutarci a far crescere ancora i nostri talenti».
PIRLO – «Per noi è il mister. Se fino a qualche settimana fa, Andrea era un Andrea, è un altro discorso. Ora è il mister. E’ giusto ci siano le gerarchie. E’ difficile dire che errore non dovrà fare. Con età diverse e percorsi diverse, non è corretto fare un paragone con Sarri. Se io domani dovessi fare l’allenatore della Juventus, mi mancherebbero tutte le basi ma conosco bene tutte le persone che mi circondano e così Pirlo. Non possono essere paragonate le situazioni».
RITIRO DOPO L’EUROPEO – «Non lo so. Potrebbe essere anche bello così, non lo escludo. Faccio fatica ad andare avanti nel tempo… Dico la verità: se arrivo a fare l’Europeo sono felice, vuol dire esser tornato ai miei livelli. Sarei felice di fare un’annata coronata da un Europeo da protagonista. Non voglio pensare a quel che sarà dopo».
MANCINI – «Si è fatto sentire spesso in questi mesi. Mi è sempre stato vicino, non posso che essergli grato».