2016
Torino, Mihajlovic: «Serve una squadra rabbiosa»
Ecco di seguito tutti gli argomenti trattati dall’allentore del Torino, Sinisa Mihajlovic, durante la consueta conferenza stampa di vigilia al match di campionato
Si è da poco conclusa la conferenza stampa di Sinisa Mihajlovic, tecnico del Torino. L’allenatore ovviamente ha presentato la sfida di domani contro il Crotone: «Queste due settimane di lavoro sono state positive. Con chi è rimasto a Torino abbiamo lavorato molto bene e poi quando sono tornati tutti abbiamo preparato al meglio la trasferta di domenica. Sarà una partita difficile che noi dovremo assolutamente vincere: servirà un Toro rabbioso come contro il Cagliari. Non dovremo sbagliare approccio e atteggiamento. Non esistono gare vinte in partenza. Non bisogna guardare la classifica: è una squadra che ci impegnerà e che ha perso alcune partite contro le grandi solo nei minuti finali. Se faremo una prestazione all’altezza potremo vincerla, altrimenti diventerà tutto più difficile. Se si guardassero i risultati dei primi tempi il Toro sarebbe primo, ma il Crotone quinto: quindi anche loro sono una squadra che parte forte».
«Non esistono partite facili, ma solo risultati favorevoli. Occorre rispettare tutti e affrontare ogni partita con il giusto atteggiamento dando sempre il massimo. In settimana ho fatto vedere ai ragazzi un’analisi delle nostre ultime 5-6 partite, dove abbiamo migliorato nella gestione della palla. Penso che siamo migliorati partita dopo partita e stiamo facendo passi avanti da quel punto di vista».
Barreca?
«Aveva un po’ di febbre. Oggi vediamo come sta e poi valutiamo cosa fare. Ha fatto molto bene finora, ma deve continuare così: è giovane; ha i piedi per terra e sa che deve mantenerli. È migliorato molto anche in fase difensiva e può diventare uno dei più forti terzini in circolazione».Quante squadre sono al momento più forti del Toro?
«Difficile da dire perchè ogni partita fa storia a sè. Però va detto che anche nei match in cui abbiamo perso l’avversario non ci ha mai messo sotto. Sappiamo che vincere è difficile, ma confermarsi ancora di più. Spero che i miei ragazzi non cadano nell’errore di pensare che si possa vincere solo perchè siamo il Torino: ogni partita va giocata con la giusta attenzione e il corretto approccio».