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Conferenza Juric, Verona Torino: «Amareggiato per Superga. Infortuni? Zapata da valutare, su Buongiorno e l’Europa…»

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Ivan Juric è intervenuto in conferenza stampa per Verona Torino, ecco le parole del tecnico alla vigilia del big match di Serie A 

(Inviato allo Stadio Olimpico Grande Torino) Giornata di vigilia per Ivan Juric. Domani il tecnico croato sarà infatti in campo con i suoi ragazzi per Verona Torino. Alle ore 15 i granata saranno quindi ospiti del club veneto tra le mura dello Stadio Bentegodi in quello che ha tutte le sembianze dell’ultimo possibile incontro per tenere in vita le pur minime speranze di qualificazione ad una competizione europea. Così nel ventre del Grande Torino il mister di Spalato si è a tal proposito esposto dinnanzi ai cronisti riuniti. Di seguito la conferneza stampa di Ivan Juric.

VERONA – «Nell’ultima gara abbiamo fatto molto bene, una grande prestazione. Il Verona non è ancora salvo, ha grande entusiasmo e si è visto contro la Fiorentina. Sarà difficile come sempre».

SUPERGA – «Sono amareggiato, è l’unica parola che posso usare. Ci tenevo che fosse una cosa importante da trasmettere. E’ stato organizzato molto meglio rispetto al passato, ma sono amareggiato».

ITALIANE IN EUROPA – «A livello di allenatori credo che siamo superiori ad altri. Nel nostro campionato fanno più fatica che quando affrontano le squadre estere: Gasperini ha più facilità a giocare in Europa ad esempio, così come Italiano che aveva perso a Verona. Il nostro livello tattico è superiori ad altri: in Champions c’è tanta differenza di giocatori. E’ una grande occasione il nono posto, stiamo là e dispiace per le gare fatte bene ma ci manca sempre un pezzo sul quale dobbiamo riflettere. Le prossime? Siamo in pochi, ma cercheremo di fare il meglio. La squadra non deve mollare proprio niente, dobbiamo avere la mentalità di questi tre anni»

TORNANDO INDIETRO SE RICOMINCEREI LA STAGIONE PUR IN SCADENZA – «Quando firmi i contratti ti impegni. devi essere convinto al 100%. Ora avrei sensi di colpa se avessi visto gente che molla, in quel caso avrei detto che ho sbagliato. Ma fino ad oggi, non ho notato questo e per questo non ho sensi di colpa. Quando firmi, devi rispettarlo e lavorare fino alla fine essendo convinto al 100%. Non so se lo rifarò in futuro, non so cosa capiterà»

SVOLTA TATTICA AL 3-5-2 SUBITA PERCHE’ NECESSARIA- «Era curioso fare altre cose. A me a Milano il 4-2-3-1 mi è piaciuto molto. Il primo tempo mi è piaciuto molto. Non l’ho subita, anzi penso che mi abbia arricchito in questo senso».

TRADITO DA FATTI SUPERGA – «No, nei miei confronti no. La parola giusta è amareggiato. Ci tenevo che fosse una cosa spettacolare. Per fare un passo in avanti, è andata male. Non nei miei confronti però».

PERCHE’ NO AL RINNOVO – «Devi sentirlo. Valutando non ho sentito questa convinzione totale. Io non ho sentito questo, tutto qui».

SUPERGA ESEMPIO SPACCATURA AMBIENTE «E’ un fallimento di tutti. Mi dispiace per Matteo (Lovato, ndr) – un ragazzo che non ha fatto niente – che ha subito attacchi sulla rete. Gravissimi. Questo mi è dispiaciuto tanto. C’è un fallimento generale».

INFORTUNATI – «Situazione grave. Zapata ha un dolore al fianco, dobbiamo valutare oggi in allenamento. Anche Buongiorno ha un dolore, dobbiamo valutare».

VALUTAZIONE CAMMINO PER EUROPA – «Ora mi preoccupo solo del fatto che ho pochi giocatori a disposizione. Abbiamo sempre combattuto e abbiamo sempre avuto l’occasione di vincere. Proveremo a fare il massimo anche in queste ultime tre gare. Già stare vicino a Napoli e Fiorentina ti dà soddisfazione…non è male. Vediamo oggi cosa faranno loro e poi penseremo di fare il massimo noi».

SAZONOV – «Ieri ha fatto il primo allenamento dopo 3-4 settimane. Vediamo se durante la partita ci può dare una mano visto l’emergenza».

INFASTIDITO DA DISCORSI SUL TORO – «No, ormai no. Io credo che bisogna essere onesti. Accettare errori e dire cose belle di sé. Non bisogna essere condizionati da persone che parlano per propri interessi. Io parlo solo del Torino, abbiamo preso una squadra e ora è al terzo anno che rimane nella parte sinistra della classifica. Con giovani che potranno avere un grande futuro, poi deciderà il Presidente. In questo cammino ci sono stati anche degli errori naturalmente».

RIMPIANTI PER IL TORO FUORI DAL CAMPO – «E’ un processo. Hai sensazioni, sentimenti. Poi fai la stronzat*, poi fai analisi, poi ti migliori. Sono una persona diversa rispetto all’inizio dell’avventura. Ho visto cose belle, altre no. Però devi vivere tutte le situazioni. Volevo vivere con pienezza, con purezza».

CAPITO DALLA PIAZZA «Non lo so. Sinceramente non lo so. Penso che la struttura mentale della tifoseria, che è quella che conta alla fine, è che Torino deve lottare per l’Europa. Se non si ottiene questo è insufficiente. Tutto il resto è in secondo piano. Se i tifosi mi hanno capito non lo so».

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