2014

Con un 4-2 al Villareal il Real Madrid scavalca il Barcellona.

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Madrid. Con Ronaldo squalificato per tre partite, Ancelotti dà spazio al canterano Jese che tenterà di farne le veci. Mentre Bale, risparmiato nella gara di mercoledì contro l’Atletico Madrid, torna dopo l’ennesimo piccolo infortunio. Il Gallese, dopo nonostante qualche piccolo guaio fisico che ne ha limitato l’utilizzo, ha fatto buone cose. Infatti al 6’ arriva il gol del Real Madrid, che sfrutta un errore difensivo e solo davanti al portiere Bale sfodera un cucchiaio segnando così il nono gol in 15 partite (di cui solo 12 da titolare, questa inclusa). Pochi minuti dopo in uno scontro di gioco Marcelo, il terzino sinistro brasiliano, s’infortuna ed esce dal campo para per un problema muscolare. Al suo Coentrao, che mercoledì sera al rientro da titolare, era stato tra i migliori. Il raddoppio non si fa attendere, del resto il Villareal è chiuso in difesa e fatica a varcare la metà campo. Così prima della mezz’ora Benzema devia in rete un bel cross di Gareth Bale che sale così a quota otto assist (il migliore del Real in Liga). Sul 2-0 il Villareal comincia a proporsi in avanti, complice anche il Real che abbassa troppo baricentro e ritmo. Infatti il ‘sottomarino giallo’ (come chiamano il Villareal in Spagna) accorcia le distanze con una fucilata di Mario che esulta incredulo di aver centrato il sette. Nulla può Diego Lopez – che continua a giocare titolare in Liga al posto di Casillas – e nulla può Di Maria che cerca di riportare a due i gol di vantaggio con una staffilata da fuori, ma Sergio Asenjo è attento e devia in angolo. Fine primo tempo: Real Madrid-Villareal 2-1.Il secondo tempo inizia con una sorpresa, visto che Ancelotti cambia Coentrao (subentrato per infortunio a Marcelo) con Arbeloa. Forse il terzino portoghese ha avuto anche lui qualche problema fisico o forse Carletto lo ha sostituito per aver coperto male sul gol del Villareal. La squadra ospite, pur senza impensierire troppo il Real, spinge di più. Il rovescio della medaglia è che così facendo alle merengues si aprono delle praterie in contropiede. Il primo sussulto del Bernabéu è per un tiro di Carvajal (terzino prodotto della cantera blanca e ritornato in patria dopo una parentesi in Bundesliga) che sfiora il palo. Il secondo più che un sussulto è un coro di fischi per un rigore non dato a Benzema atterrato in area al cinquantaseiesimo minuto. Ma c’è il talismano Jese che ci mette lo zampino (è proprio il caso di dirlo, visto il leggero tocco di esterno) prendendo in controtempo il portiere: 3-1. Due gol nelle ultime due partite per il gioiellino del Real, che all’andata aveva già segnato al Barcellona. Botta e risposta. La risposta del Villareal non si fa attendere, Giovani con una punizione a giro trova l’angolo giusto e accorcia le distanze: 3-2. Ancelotti, saggiamente cambia Di Maria per Xabi Alonso per rafforzare il centrocampo. Dopo le fatiche del derby di mercoledì l’importante sono i tre punti. Ma là davanti, nonostante l’assenza di Ronaldo, non si scherza. Riguardatevi l’azione del 4-2, che suggella Benzema (13esimo gol in Liga) su assist del ‘prezzemolino’ Jese (perché non è un watusso e stasera è dappertutto). Migliori in campo, Jesé, Modric e Benzema. In attesa della partita dell’Atletico di Simeone, il Real raggiunge i cugini in vetta a quota 57 e scavalca il Barcelona che domenica sera affronta il Sevilla.

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