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Come nel 2000: Almeyda e Simone Inzaghi, vincere una coppa nello stesso giorno

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Dopo 23 anni, riescono nella stessa impresa riuscita da giocatori della Lazio in due posti diversi d’Europa e con due club

Nel 2000 Simone Inzaghi e Matias Almeyda vinsero da compagni di squadra la Coppa Italia. Dopo 23 anni, riescono nella stessa impresa riuscita da giocatori della Lazio in due posti diversi d’Europa e con due club – l’Inter e Aek – che si somigliano in una cosa, l’aver portato in bacheca già due trofei in questo 2023.

Diversi gli scenari, per non dire agli antipodi. Mentre Inzaghi era nella capitale in uno scenario di folla degno della manifestazione, come ormai accade da un po’ di anni a questa parte, l’ultimo atto della finale di Coppa di Grecia ha visto l’impianto di Volos desolatamente a porte chiuse per motivi di ordine pubblico. Pochi gli invitati presenti, motivi di ordine pubblico hanno indotto a questa scelta data l’inimicizia più volte manifestatasi tra le tifoserie di Aek e Paok. E che anche ieri, peraltro, ha prodotto incidenti a chilometri di distanza. Il sindaco di Volos, il giorno prima della gara, onde evitare problemi in città aveva minacciato di non far disputare l’incontro. La festa è stata pertanto in scala ridotta, ma il senso dell’impresa dei gialloneri resta. Anche per il modo con cui è arrivata nei 90 minuti.

Presentando la sfida, Almeyda si era detto certo che la sua squadra non avrebbe risentito dello sforzo fatto per vincere il campionato, superando il Panathinakos alla penultima giornata. Il messaggio conteneva il senso urgente della missione: Vogliamo conquistare la Coppa di Grecia per festeggiare la terza doppietta nella nostra storia». Così è andata, non senza difficoltà. Perché dopo appena 5 minuti, il difensore dell’Aek, Rota, si è fatto espellere dopo un errore nello stop, che ha permesso a Taison di andare via. Atterramento necessario e fatale rosso. Il Paok ha iniziato a premere, ha avuto un bel po’ di occasioni ma ad andare a segno è stato Moukoudi, approfittando di un rimpallo da calcio di punizione. La squadra del tecnico argentino ha tremato sul palo di Sastre a fine primo tempo; poi, nella ripresa, è persino cresciuta, colpendo nel finale con Paulo Fernandes, autore di ua giocata geniale con stop and go con i due piedi – un numero che fa la fortuna dei social per le visualizzazioni che garantisce e conclusione sicura a tu per tu con il portiere.

A dimostrazione di quanto il calcio sia davvero globale, Almeyda ha messo in campo una formazione composta da 11 nazionalità diverse. L’unico greco presente tra i titolari è stato espulso. E la rete del 2-0 l’ha siglata uno spagnolo, a rappresentare un Paese in più nella squadra vincitrice.

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