2017

Come giocherebbe il Milan con Gattuso: la società impone due condizioni

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Gattuso, se dovesse diventare il tecnico del Milan, ha due missioni da compiere: fare risultati e valorizzare gli acquisti fatti in estate

La gara contro il Sassuolo si può considerare l’ultima spiaggia di Vincenzo Montella, che si gioca il proprio futuro al Mapei Stadium. Il pareggio contro l’Aek Atene in Europa League non ha fatto altro che surriscaldare l’ambiente rossonero, con il tecnico che ora si sente più che mai un uomo solo al comando, visto che le rassicurazioni societarie si stanno riducendo al lumicino con il passare delle settimane. Anche una vittoria potrebbe non bastare a Montella, perché il feeling fra l’allenatore e la dirigenza è ormai ai minimi storici. E anche lo spogliatoio continua ad essere molto timido pubblicamente quando si tratta di difendere l’operato del tecnico campano. Paulo Sousa sembra ormai diretto verso la Cina e a Fassone e Mirabelli non resterebbe, in caso di esonero di Montella, che puntare su Gennaro Gattuso, che sta guidando la Primavera con alti e bassi (la squadra è in ripresa, ma l’avvio in campionato è stato traumatico con le due pesanti sconfitte contro Sassuolo e Inter).

DIKTAT DIRIGENZIALI – E allora i tifosi del Milan cominciano a cercare di capire come potrebbe giocare la squadra con Gattuso, almeno dal punto di vista tattico. C’è da fare una premessa, che avrà delle conseguenze anche sulla disposizione in campo dei giocatori: Gattuso è la soluzione migliore possibile in questo momento, perché è quella più economica e con un margine di rischio minimo. Rino prenderebbe il Milan in corsa, accontentandosi di traghettarlo fino a fine stagione, eseguendo dunque una missione affidatagli dalla società, che già gli ha annunciato che l’anno prossimo ci sarà un altro allenatore. Gattuso ha accettato queste condizioni svantaggiose, perché vuole comunque correre il rischio di prendere in mano un gruppo non plasmato da lui, ma che nel caso in cui portasse a casa risultati positivi gli consentirebbe di costruire le basi della carriera di allenatore dopo le esperienze agrodolci di Palermo, Ofi Creta e Pisa.

RISULTATI E NON SOLO – In questo senso Gattuso eseguirà i diktat societari anche dal punto di vista tecnico-tattico, consegnando le chiavi della squadra ai tanti giocatori arrivati dal mercato estivo. La difesa a tre e il centrocampo a quattro saranno i capisaldi della gestione del nuovo allenatore, con Bonucci, Musacchio, Biglia, Kessié e Rodriguez che saranno valorizzati in maniera netta. Davanti non è escluso che Gattuso dia spazio alla figura del trequartista di ancelottiana memoria, con Calhanoglu sistemato fra le linee. Ma per quanto riguarda il tandem d’attacco non ci sono dubbi: verranno privilegiati su tutti Suso e André Silva, due patrimoni che il Milan deve salvaguardare per poter anche pensare di incrementare il valore dei due giocatori in sede di mercato. Kalinic e Cutrone saranno le riserve di lusso, perché Gattuso è conscio di avere due missioni: portare a casa i risultati e accontentare, in tutto e per tutto, una società che gli sta regalando l’opportunità più ghiotta della carriera.

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