2018

Juve, ecco perché Coman non è un rimpianto

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L’esterno francese sta facendo molto bene al Bayern Monaco. Coman è un rimpianto per la Juventus? No, ecco perché

Facile parlare con il senno di poi! Fatta questa doverosa promessa, bisogna fare un passo indietro e contestualizzare al meglio ogni situazione. Ieri Kingsley Coman ha messo a ferro e fuoco la difesa del malcapitato Besiktas, realizzando il gol del momentaneo 2-0 (la sfida si è conclusa con la vittoria per 5-0 dei bavaresi). Alcuni tifosi della Juventus hanno iniziato a sollevare dei dubbi, anche legittimi, sui social («danno libertà di parola a una legione di imbecilli» diceva Eco): la Juve ha ceduto troppo presto Kingsley Coman?

Queste le cifre ufficiali dell’affare Coman: «Juventus Football Club S.p.A. comunica che la società tedesca FC Bayern München AG ha esercitato il diritto di opzione per l’acquisizione a titolo definitivo del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Kingsley Coman a fronte di un corrispettivo di € 21 milioni pagabili negli esercizi 2017/2018 e 2018/2019. Tale operazione genera un effetto economico positivo di circa € 19 milioni, al netto degli oneri accessori e del contributo di solidarietà». Denaro al quale vanno aggiunti altri 7 milioni per il prestito: «€ 7 milioni pagabili in due rate: € 5 milioni entro cinque giorni dal rilascio dell’International Transfer Certificate e € 2 milioni entro il 1° luglio 2016».

La Juventus ha ingaggiato il promettente giocatore francese a parametro zero e lo ha rivenduto un anno dopo in prestito biennale a 7 milioni di euro con diritto di riscatto, poi esercitato, a 21 milioni, generando una plusvalenza di 19 milioni! Ricordate: facile parlare con il senno di poi! Facciamo un passo indietro e mettiamoci nei panni della dirigenza bianconera nell’estate del 2015. Coman era una promessa e aveva collezionato 22 presenze (tanti spezzoni) realizzando 1 gol. Il giocatore francese aveva lasciato intravedere delle qualità ma un’offerta da 7 milioni di euro per il prestito del giocatore non poteva essere rifiutata!

Il ragionamento dei bianconeri era semplice. Vendere Coman al Bayern Monaco può voler dire due cose: se il ragazzo fa bene ho comunque incassato una cifra importante (non prendete in considerazione i parametri attuali, sballati e gonfiati con gli affari Mbappé e Neymar, ma quelli di tre anni fa), se il ragazzo non viene confermato dal Bayern ho incassato 7 milioni di euro per il prestito e posso avere in rosa un ragazzo che ha accumulato esperienza internazionale in una grande squadra. Il ragionamento dei bianconeri non fa una grinza. Il giocatore, al suo primo anno con Guardiola (34 presenze e 6 gol), giocò molto bene (ne sa qualcosa proprio la squadra di Allegri) mentre faticò al secondo anno con Ancelotti (25 presenze e 2 gol) tanto che si parlava di un possibile ritorno alla Juve.

Il Bayern Monaco però lo ha riscattato ugualmente, credendo nelle sue potenzialità. Kingsley ha fatto fatica all’inizio, come tutta la squadra, ma è stato rigenerato dalla cura Heynckes (31 presenze e 7 gol fino a questo momento): ora è lui il titolare mentre gli ‘anziani’ Robben e Ribery gli fanno spesso panchina. Giusto il ricambio generazionale. Giusto avere dei piccolissimi rimorsi nell’animo ma non dei rimpianti. La scelta della Juventus, nell’estate del 2015, fu giusta. Facile parlare con il senno di poi…

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