Calciomercato, 30 giorni di fuoco: tutti gli affari in cantiere - Calcio News 24
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2013

Calciomercato, 30 giorni di fuoco: tutti gli affari in cantiere

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CALCIOMERCATO MILAN INTER JUVENTUS NAPOLI – Ventisette giorni e otto ore, per la precisione 656 ore, minuto più o minuto meno, e la grande giostra del calciomercato targato estate 2013 sarà finito. Qualcuno esclamerà “finalmente, basta chiacchiere e trattative, è l’ora di far parlare il campo“. A qualcun altro toccherà il compito di dire “ora ci toccherà aspettare fino a gennaio per sognare nuovi grandi colpi“. La realtà è che il calciomercato è forse l’unico aspetto di questo sport, che riesce a mettere d’accordo i tifosi di tutte le squadre del mondo: soddisfazione, quasi esaltazione nel caso in cui arrivino grandi giocatori; delusione o addirittura frustrazione se questi non arrivano, o se i propri club mettono la targhetta “For sale” addosso ai propri giocatori migliori. Questo è quanto è accaduto, anche quest’anno, in questo primo mese di trattative, perciò facciamo un piccolo excursus su quanto potrebbe accadere nel prossimo, di mese.
 
LA JUVE METTE LE ALI – I primi test hanno messo quasi a repentaglio il primato della Juventus nel calcio chiacchierato in Italia, visto che le inattese sconfitte contro Sassuolo, Everton e Los Angeles Galaxy (le prime due dopo i calci di rigore) hanno fatto suonare più di un campanello d’allarme. E quale medicina funziona meglio per tirare su una Vecchia Signora vicina alla depressione, se non lo shopping? Sotto con un nuovo esterno di centrocampo: Juan Camilo Zuniga è il giocatore preferito. Il Napoli non vuole più cederlo a causa dei problemi emersi sulle corsie laterali, a meno che non arrivino offerte importanti per lui: si è parlato di Matri, di Vucinic e di Caceres, ma il primo non vuole andare in azzurro, per il montenegrino si preferisce una cessione all’estero e l’uruguaiano è trattenuto con forza da Antonio Conte. Altre piste sono quelle che riguardano Jonathan Biabiany, per il quale è difficile trattare con il Parma; Aleksandar Kolarov, il quale è diviso tra il rilancio al Manchester City e la possibilità (gradita) di tornare in Italia; Victor Ibarbo, il quale potrebbe essere una variante interessante anche in attacco. E proprio a proposito del reparto offensivo, almeno in due potrebbero lasciare la Juventus, con le candidature principali rappresentate dallo stesso Matri, che piace al Milan e in Inghilterra così come Fabio Quagliarella.
 
MILAN SULLA CRESTA DELL’HONDA – Com’è accaduto negli ultimi anni, il mercato condotto dalla dirigenza del Milan si apre e prosegue in maniera soft nelle prime settimane, ma potrebbe accendersi da un momento all’altro, quasi certamente nella settimana del Ferragosto. Si parla ormai da giorni dei probabili acquisti di Adem Ljajic e di Keisuke Honda, con problematiche ben determinate in ciascuno dei due casi: l’attaccante serbo gradirebbe molto approdare al Milan, subito oppure al termine della prossima stagione, quando scadrà il contratto che lo lega alla Fiorentina, la cui dirigenza vorrebbe a sua volta fargli rinnovare il legame oppure cederlo subito, ma alle proprie condizioni. Il trequartista giapponese si libererà dal CSKA Mosca alla fine del 2013, ma Galliani Allegri lo vogliono subito e soprattutto non vogliono strapagarlo, come vorrebbero invece i russi. Alla fine, uno dei due affari potrebbe davvero compiersi, ma attenzione alle sorprese last minute alle quali ci ha abituato il Diavolo negli anni precedenti, com’è accaduto due anni fa con Ibrahimovic eRobinho e nella scorsa estate con Bojan Pazzini. Impossibile, al momento, fare dei nomi, ma la fantasia di Galliani e l’abilità di Braida faranno sicuramente il loro dovere.
 
UN CIUCCIO DA PUNTELLARE – Il mercato in casa Napoli è stato in gran parte già completato, con la cessione di Cavani che ha portato a tanti nuovi arrivi, tra i quali spicca quello di Higuain. Ma l’acquisto del Pipita non può bastare a completare un reparto, come quello offensivo, che ha bisogno di un ricambio sempre all’altezza della situazione, e anche il resto della rosa ha bisogno di essere puntellato. Tanti i nomi fatti finora per il ruolo di vice-Higuain, con la candidatura di Pablo Daniel Osvaldo che inizia a farsi largo in mezzo ad altri bomber, come Abel Hernandez e Alberto Gilardino, mentre appare da scartare il nome del francese Olivier Giroud, affrontato pochi giorni fa nell’Emirates Cup e considerato troppo statico da Don Rafa. Anche nel caso degli altri reparti, le cessioni potranno agevolare nuovi arrivi, come nel caso della retroguardia, dalla quale partiranno quasi certamente El PajaroFernandez e l’esperto Gamberini: il nuovo rinforzo per la difesa dovrebbe rispondere al nome di Martin Skrtel, uno dei fedelissimi di Benitez e capace di unire tempismo, velocità e forza fisica. In mezzo al campo, le partenze ormai sicure di Gargano Donadel potrebbero portare a un nuovo acquisto: il sogno quasi irraggiungibile risponde al nome di Javier Mascherano, l’alternativa di lusso è Gareth Barry, ma potrebbero spuntare nuove candidature.
 
INTER, RISORSE A CENTROCAMPO – Tra le grandi squadre in cerca di rinforzi, quella più in difficoltà sembra essere l’Inter, rafforzata da alcuni colpi a parametro zero più l’accoppiata Icardi – Belfodil in attacco, ma ancora alla ricerca di giusti puntelli, soprattutto in mezzo al campo e sulle corsie laterali, le zone del campo più delicate nel 3-5-1-1 disegnato da Mazzarri. È stato praticamente completato l’acquisto di Wallace sulla fascia destra, con il giovane brasiliano che presto sarà a disposizione del tecnico di San Vincenzo ma potrebbe non bastare all’ex mister napoletano, anche se i maggiori sforzi di Marco Branca e del suo staff sono concentrati sull’acquisto di un nuovo centrocampista di quantità: il nome più in voga è quello di Saphir Taider del Bologna, per il quale la trattativa potrebbe durare ancora qualche giorno, con l’alternativa rappresentata dal brasiliano Wellington, che pochi giorni fa ha ammesso di sognare un approdo all’Inter. Tuttavia, l’imprevisto prolungamento della trattativa per il passaggio di proprietà, nelle mani di Erick Thohir, rende meno agevole il mercato in casa nerazzurra, visto che i fondi a disposizione sono pochi e l’incertezza per il futuro societario aumenta di giorno in giorno, anche se presto l’indonesiano dovrebbe diventare il nuovo azionista di maggioranza interista.
 
FIORENTINA E ROMANE IN ATTESA – Per completare il gruppone delle cosiddette sette sorelle, tanto per recuperare un vecchio tormentone di oltre dieci anni fa, mancano all’appello la scatenata Fiorentina e le due formazioni della Capitale, ognuna protagonista di un lavoro diverso sul fronte del mercato. La più attiva, come detto, è stata la formazione viola, che ora punta all’acquisto di un grande portiere e forse di un difensore: nel primo caso il sogno si chiama Julio Cesar, il candidato più concreto è Michael Agazzi e le sorprese potrebbero essere rappresentate dal palermitano Sorrentino e dallo svizzero Sommer; in difesa si potrebbe attendere un affare low-cost, com’è avvenuto un anno fa con Gonzalo Rodriguez e con l’argentino Roncaglia.
La Roma, dal canto suo, ha svolto un’ottima campagna acquisti, mettendo da parte le scommesse ‘made in Sudamerica’ e prendendo giocatori veri e già pronti per fare un grande campionato. Ora le operazioni in entrata dei giallorossi sono legate soprattutto alle cessioni, con Osvaldo e Borriello che potrebbero andare via per fare posto a un nuovo attaccante, che quasi certamente sarà il giovane uruguaiano Gonzalo Bueno o potrebbe essere il suo connazionale Abel Hernandez, mentre un altro sudamericano, ovvero Leandro Castan, potrebbe essere sacrificato per consentire l’acquisto del centrale difensivo rumeno VladChiriches.
Meno botti, rispetto ai cugini capitolini, per la nuova Lazio, la cui dirigenza ha lavorato soprattutto per rimpolpare la rosa a disposizone di mister Petkovic: il fiore all’occhiello del mercato biancoceleste risponde al nome di Felipe Anderson, e le ultime esigente per il tecnico bosniaco potrebbero riguardare l’acquisto di un’alternativa a Klose, con la candidatura low cost del croato Petric che affianca quella più sicura, almeno sul piano realizzativo, rappresentata dallo sloveno Tim Matavz.