2009

Colomba: “Con la Juve non firmo per un pari”

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Il sito ufficiale del Bologna, Bolognafc.it, riporta le parole rilasciate dal tecnico Colomba in vista dell’impegno contro la Juventus. Questo quanto dichiarato dall’allenatore rossoblù, reduce dalla vittoria a Livorno:
Mister, lei esordì da calciatore proprio contro la Juventus. Quel giorno finì 1-1: firmerebbe perchè vada così anche domani?Ã? “No: non nel calcio da tre punti a vittoria. Anche due domeniche fa non avrei firmato per il pareggio prima di affrontare il Milan: c’è troppa differenza tra i tre punti della vittoria e il punto del pari, che se poi viene è il male minore. Noi proviamo a ottenere il massimo, con le nostre armi, sapendo che mancano ancora tanti punti per salvarci: farne anche domani darebbe continuità  al nostro percorso, visto che siamo in un periodo positivo, e sarebbe importantissimo”.

Dice così anche perchè questa Juventus, appena uscita da una crisi di risultati, potrebbe essere stanca dopo le fatiche di giovedì in Europa League?
“No: la Juventus è sempre la Juventus. Nel recente passato ha avuto qualche difficoltà  che sta superando, ora è una squadra in salute, forte di dieci nazionali e dei valori che tutti conosciamo: avete visto Del Piero e Amauri contro l’Ajax giovedì? Affrontare squadre con valori importanti è sempre pericoloso e dovremo tirare fuori il meglio di noi stessi. L’assenza di Di Vaio? Abbiamo alternative: non mi sento in emergenza. Ovvio, quella di Di Vaio è un’assenza importante, ma ci sono giocatori che hanno esperienza e personalità  da vendere: Zalayeta, in questo momento, deve tirare fuori tutto quello che ha. Parlo spesso alla squadra e dico sempre che in campionato c’è bisogno di tutti, quindi nessuno si deve sentire tagliato fuori.”

Adailton le sembra un po’ calato rispetto a un paio di mesi fa?
“Non dimentichiamo che ha esperienza, qualità  importanti, valori tecnici. Sono aspetti che vanno tenuti in considerazione, così come la freschezza e la gioventù di altri giocatori: se nell’arco di una partita riesco a giocarmi tutte queste carte sono contento. Io non guardo il singolo, non faccio l’allenatore di un giocatore o di un altro, ma del Bologna: ho a disposizione un tot di giocatori e li utilizzo,Ã?  attingendo a tutti i valori tecnici, umani, morali, fisici che ci sono nella squadra”.

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