2017
Collavino sul caso Behrami: «Le regole devono essere rispettate»
Continua il braccio di ferro tra l’Udinese e la Federazione Svizzera sulla permanenza di Behrami. Collavino: «non è al meglio. Rimandatelo a Udine».
E’ ormai un caso quello che vede al centro Valon Behrami e da una parte l’Udinese e dall’altra la nazionale Svizzera. Ieri la società friulana aveva chiesto il rientro del giocatore a Udine perchè non in perfette condizioni fisiche. Oggi sulla questione interviene anche il direttore generale Franco Collavino, attraverso un comunicato ufficiale della società.
«Siamo ancora in attesa di avere conferma da parte della Federazione svizzera che Behrami non scenderà in campo questa sera». Lo ha dichiarato stamani il Direttore Generale dell’Udinese Calcio, Franco Collavino: «Le dichiarazioni rese ieri dal CT della nazionale svizzera Vladimir Petkovic hanno confermato che probabilmente il giocatore non sarà a disposizione, ma ciò non è per noi sufficiente». Nel corso della conferenza stampa di ieri, infatti, il CT Petkovic aveva dichiarato che “L’unico giocatore della nazionale svizzera non al cento per cento è Valon, che probabilmente domani (oggi, ndr) non sarà a disposizione”.
Collavino ha ribadito oggi la posizione dell’Udinese, osservando che «Nella conferenza stampa di ieri la Nazionale svizzera ha formalmente confermato che il giocatore non è in condizioni di giocare, eppure non risponde alla nostra richiesta di rientro del giocatore. La scelta della Nazionale svizzera è a tutti gli effetti una forzatura, sia per quanto concerne i tempi di convocazione, sia per quanto riguarda la salute del giocatore che appare non essere, a questo punto, una priorità per la Federazione svizzera».
In relazione al tema dei tempi della convocazione, il DG ha voluto commentare le dichiarazioni rese ieri dal Delegato della Nazionale svizzera Sulser: «Nel corretto rapporto tra Club e Federazioni, la consuetudine di considerare elastici i termini di convocazione è concreta, ma ciò non può valere quando viene ignorata la condizione fisica di un giocatore. Le regole sono fatte per essere rispettate, gli accordi tra Club e Federazioni possono basarsi sulla prassi quando tutte le parti sono d’accordo, e non è questa la fattispecie».
Collavino ha voluto anche commentare la posizione del giocatore Behrami, che ha formalmente espresso la sua volontà di giocare: «Comprendo il desiderio, la volontà, la dedizione e la spinta agonistica del nostro calciatore, ma non condivido la posizione che ha pubblicamente espresso: i calciatori devono tenere sempre in considerazione – accanto al proprio spirito sportivo – il senso del dovere e le responsabilità verso il Club e i tifosi. Non è invece accettabile – ha concluso Collavino – l’affermazione del Delegato della Nazionale svizzera Sulser, quando afferma che deve essere il giocatore il primo a verificare le proprie condizioni di salute: tale ruolo spetta ai medici e ai fisioterapisti, come credo non sia nemmeno necessario sottolineare».