2013

Colabrodo in Italia, in Europa ha subito poco: Allegri insegue la svolta

Pubblicato

su

Analisi del momento vissuto dagli uomini di Allegri

MILAN CHAMPIONS LEAGUE – A giochi fatti sono proprio i rossoneri gli unici italiani a superare il girone eliminatorio dell’attuale edizione della Champions League e dunque ad accedere alla fase ad eliminazione diretta: andamento disastroso sul palcoscenico nazionale, bastano i nove punti accumulati nel gruppo H per avere la meglio sull’Ajax e centrare il secondo posto.

DNA INTERNAZIONALE? – Così afferma Galliani ed in effetti rileggendo le statistiche europee del Milan è impossibile dargli torto. E’ altrettanto indubitabile però che sia oggi complesso rievocare splendori passati ed è dunque consigliabile concentrarsi sui valori che la squadra di Allegri è riuscita a far emergere finora nel suo cammino internazionale: i rossoneri hanno inscenato quella solidità difensiva che non sono in grado di trovare nel campionato italiano, subendo soltanto cinque reti – per intenderci come il Barcellona primatista del girone – e dunque facendo fruttare al massimo le otto messe a segno (a fronte delle 23 reti subite nelle 15 partite di campionato). Dato che tra l’altro soffre dei tre gol subiti proprio al Camp Nou: per il resto il Milan ha serrato le fila dimostrando solidità nelle sfide contro Ajax e Celtic, gli avversari che auspicavano a contendergli il secondo posto utile per la qualificazione agli ottavi di finale.

I VALORI DI QUESTO MILAN – Tendenzialmente differenti per quanto concerne fase difensiva ed offensiva: il Milan ha numeri e qualità per far male a qualunque avversario ma soffre di livelli singoli piuttosto ridotti in difesa come nel settore mediano. Il lavoro di Allegri sta andando nella direzione quantomeno di minimizzare limiti e difetti per rievocare una rimonta accaduta l’anno scorso anche e soprattutto per un livello medio delle concorrenti decisamente inferiore: ad ogni modo le velleità rossonere si incentrano essenzialmente su un pacchetto offensivo che può contare sulle giocate di un Kakà già su elevati standard di rendimento, di quel Balotelli chiamato a caricarsi il Milan sulle spalle e dei vari El Shaarawy, Matri e Pazzini che hanno sicuramente le carte in regola per offrire al tecnico toscano valide alternative d’attacco.

MA DOVE POSSONO ARRIVARE I ROSSONERI? – Detto di una rimonta praticamente impossibile – almeno in chiave terzo posto – restano le coppe: tutta la scrivere la trama della Coppa Italia, l’avversaria che attende il Milan all’urna di Nyon non sarà certamente morbida. I rossoneri dovranno dimostrare di avere spalle larghe quanto quel passato tanto invocato da Allegri e ad ogni modo potranno contare su due nuovi innesti già certi: Adil Rami e Keisuke Honda (non impiegabile però in Champions League a causa delle presenze accumulate con la maglia del Cska Mosca). Il primo è un difensore dal fisico imponente che ha già sorpreso Allegri in allenamento per tempi di adattamento nell’organico e per qualità in marcatura, mentre il giapponese è un interprete di qualità che può essere impiegato sulla trequarti come eventualmente in mediana per elevare la qualità del palleggio rossonero. Uno dei punti deboli dell’architrave milanista emerso nel corso dell’attuale stagione: si va insomma verso un Milan più equilibrato che magari non potrà fare miracoli ma che può trovare quadratura e regalarsi serate degne di un tempo.

Exit mobile version