2014
Classe e solidità, Juve e Roma cercano l’impresa
Atletico Madrid e Manchester City ostacoli duri per le italiane, ma non insuperabili
Partiamo da un presupposto necessario. Parlare di impresa per degli incontri del genere, tra squadre come le nostre, che sulla carta non avrebbero nulla da temere, e due tra le formazioni più forti d’Europa, sia sull’aspetto tecnico che su quello dell’organizzazione e del gioco.
Atletico Madrid e Manchester City sono due ostacoli particolarmente insidiosi per la Juventus e per la Roma. I bianconeri sapevano, fin dal giorno del sorteggio dei gironi, di dover fare i conti con i Colchoneros, campioni di Spagna e arrivati ad un calcio d’angolo dalla vittoria della scorsa Champions League, e la sconfitta patita dagli uomini di Simeone sul campo dell’Olympiakos ha sicuramente complicato i piani di entrambe le favorite per il passaggio agli ottavi. Paradossalmente sono i bianconeri ad aver avuto la peggio dopo il risultato maturato in quel di Atene, nonostante l’esordio positivo con la vittoria contro il Malmoe e il fatto che l’Atletico non avrà più occasioni per sbagliare o per non raccogliere vittorie, per vincere il raggruppamento. Dall’altra parte c’è una Roma che è partita col botto e che ha visto sia il Bayern Monaco che i Citizens in difficoltà nello scontro diretto in terra bavarese, pertanto potrà presentarsi alla doppia sfida, prima in Inghilterra e poi all’Olimpico contro i campioni d’Europa di un anno e mezzo fa, tenendo il coltello dalla parte del manico.
In primis c’è la Roma, che questa sera cercherà un’impresa già sfiorata dal Napoli tre anni fa, quando gli azzurri arrivarono a pochi minuti dalla vittoria sul campo del Manchester City, per poi riuscire ad estromettere proprio il club degli Eastlands dal novero delle sedici qualificate agli ottavi di Champions. Gli uomini di Garcia hanno fatto capire a tutta l’Europa di poter giocare un grande calcio contro qualunque squadra, e conoscendo l’indole e la durezza mentale del tecnico francese i giallorossi non saranno affatto distratti dalla grande sfida del prossimo weekend, quando Torino ospiterà i capitolini e la Juventus per il match che vale mezzo scudetto. Servirà la Roma migliore per tornare da Manchester con un risultato positivo che consenta ai giallorossi quantomeno di mantenere il vantaggio accumulato in classifica sui Citizens dopo il primo match del girone, e con lo scontro diretto in programma all’Olimpico all’ultima giornata. Servirà la classe di capitan Totti, fresco di trentottesimo compleanno; la velocità e l’imprevedibilità di Gervinho e del rientrante Iturbe; la geometria di Pjanic unita con la freschezza atletica di Nainggolan, divenuto il vero ago della bilancia del centrocampo romanista. E servirà soprattutto la solida difesa vista all’opera in questo avvio di stagione, con due soli gol subiti in sei gare nonostante la rivoluzione avvenuta nel reparto arretrato.
Per i motivi a cui abbiamo accennato prima Allegri, che sfiderà l’Atletico con sette mesi di ritardo dopo l’esonero dal Milan che gli ha negato il doppio confronto di San Siro e del Vicente Calderon agli ottavi della scorsa Champions, dovrà infondere le giuste nozioni alla propria squadra per uscire indenne dallo stadio madrileno. Servirà la grinta, la determinazione e la solidità, tutte doti già viste nelle prime sei gare ufficiali dei bianconeri e che dovranno essere portate all’ennesima potenza per resistere agli assalti dei vari Mandzukic, Koke, Raul Garcia e perchè no, anche quell’Alessio Cerci che vivrà il match di domani sera come un derby torinese trasferito nella capitale spagnola. E poi dovranno pensarci loro, gli uomini di maggiore tasso tecnico e pericolosità offensiva alla Juve: Vidal e Pogba per dare brio, talento e personalità in mezzo l campo, Llorente per fornire il giusto peso all’attacco e per duettare come di consueto con Carlos Tevez, la vera arma in più che può far fare il salto di qualità alla Vecchia Signora anche fuori dall’Italia.
Il perfetto mix di gioco offensivo organizzato e di grande solidità dal centrocampo in giù, per riportare in alto il nostro calcio nonostante la doppia e pericolosa sfida che si presenta di fronte alle uniche big rimaste nel calcio italiano. Il tutto nella settimana che porta proprio allo scontro diretto.