2011
City, Mancini: “Tevez non si regala. De Rossi un grande”
Roberto Mancini, allenatore del Manchester City, si appresta a disputare questa fine dell’anno solare alla ricerca di tre punti fondamentali per la classifica del club in Premier League. Il Mancio racconta ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport” cosa vuol dire lottare testa a testa in classifica col Manchester United di Sir Alex Ferguson, il quale, ammette l’italiano gli “ricorda il Trap” e gli “augura tutto il bene fuorchè il titolo del 2012”. Mancini ammette anche che a 70 anni si vede “lontano dalla panchina”, al contrario del tecnico scozzese, ed ammette che la situazione per i suoi colleghi in Italia è “sempre più esasperata”.
Si passa poi a parlare di argomenti più ‘caldi’, come ad esempio lo stato di forma di Mario Balotelli ed il suo comportamento quest’anno: “Mario può sempre combinare qualche ‘cazzata’, ma sta crescendo. La maturità non si trova in un giorno. Diamogli tempo. Il ragazzo lo merita: Mario è un buono”. Mancini elogia il suo pupillo Silva ed ammette di avere un grosso rimorso per aver dato via Sturridge al Chelsea, definendo l’inglese “la vera rivelazione del campionato”.
Inevitabile una domanda su Daniele De Rossi ed il suo possibile futuro in Premier, magari al City: “De Rossi è un fuoriclasse e sarebbe l’uomo perfetto per migliorare il City. Se coglieremo i segnali giusti, varrà la pena provarci”. Non meno scontato un intervento su Tevez al Milan, ma in questo caso la risposta di Mancini apre ad uno scenario nuovo rispetto al passato: “Tevez è un campione che può consentire al Milan di compiere il salto di qualità . à? un attaccante che fa la differenza. Il Milan però sa quali sono le condizioni: un giocatore come Tevez non si regala”. Chiosa finale sul rinnovo contrattuale vociferato dalla stampa: “Per ora sono solo chiacchere. Dipende dai risultati, ma io al City sto bene. Confesso una cosa: mi fa piacere sentire allo stadio tifosi del City che intonano il mio nome sulle note di ‘Volare'”.