2015

Cittadella, Cappelletti: «Il gruppo è la nostra forza, con il Lanciano per i tre punti. Sogno di…»

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Ecco le parole del difensore, ai microfoni di Calcionews24.com, sul momento dei granata

Il ko dello scorso sabato contro il Bologna ha messo la parola fine alla serie di risultati utili del Cittadella di Foscarini, in lotta per la salvezza in Serie B. Ora la formazione veneta è attesa dalla trasferta di Lanciano contro la Virtus di D’Aversa e la redazione di Calcionews24.com ha contattato il difensore granata Daniel Cappelletti, talentuoso classe 1991 di Como, per commentare la gara di sabato ma non solo. 

Allora Daniele, siete attesi dalla trasferta con il Lanciano: quali sono i pericoli di una partita come quella del Biondi?

«Sicuramente il pericolo è di andare contro una squadra di ottimo valore e dove una sconfitta vorrebbe dire ritornare in posizioni di classifica che eravamo, con fatica, riusciti ad abbandonare. Dobbiamo andare in campo con massima cattiveria e cercare di portare a casa il risultato».

La sconfitta contro il Bologna ha messo fine ad un’ottima serie positiva: qual è lo spirito del gruppo?

«Abbiamo fatto cinque risultati utili consecutivi: con il Bologna non abbiamo meritato la sconfitta, meritavamo qualcosa in più. Però ci potrebbe anche stare una sconfitta con il Bologna, una squadra che ha speso molto a gennaio per tornare in Serie A. Non sono quelle le partite che dobbiamo vincere, ma sabato siamo pronti a rifarci: cercheremo di riprendere il filotto positivo. Il gruppo è la nostra forza, dopo il ko con il Bologna nello spogliatoio ci siamo dati forza l’un con l’altro. Non possiamo mollare niente, non ci disperiamo per una sconfitta: dobbiamo andare in campo convinti e fare la nostra partita».

Quanto è importante per la crescita di voi giovani un tecnico come Foscarini?

«Sicuramente qui di giovani ne sono passati tantissimi, che hanno avuto l’opportunità di confrontarsi in una realtà importante come quella della Serie B con molte meno pressioni che si possano avere da altre parte. Io ho giocato anche con Sassuolo e Juve Stabia in Serie B, qui la bravura del mister è quella di riuscire a far giocare i giovani senza pressioni, difficoltà che si incontra all’inizio quando si ha un po’ di inesperienza. In questo modo si esprimono più facilmente le proprie qualità».

C’è un compagno di squadra che ti ha sorpreso particolarmente?

«Su tutti mi viene in mente Barreca: un ’95 al primo anno in una prima squadra dopo la Primavera, sta facendo veramente benissimo. Sono rimasto sorpreso, il futuro è in mano sua: se capisce cosa deve fare per diventare un grande campione, ha tutte le qualità per diventarlo».

Qual è il tuo obiettivo personale?

«Io sono sempre abbastanza ambizioso: cerco sempre di alzare l’asticella. Adesso che sono riuscito a trovare continuità in Serie B, il mio obiettivo è quello di giocare la Serie A e poi, se possibile, alzare ancora l’asticella. E’ chiaro che essendo in Serie B devo stare con i piedi per terra, ma punto certamente a giocare in Serie A».

Ultima domanda: hai un sogno nel cassetto?

«Io sono sempre stato tifoso del Milan e son sempre stato un fan sfegatato di Gattuso e dunque il mio sogno è sempre stato quello di giocare nel Milan insieme a lui. Con i tempi però non ci sono arrivato e allora mi sarebbe piaciuto giocarci almeno contro, ma ha smesso prima che io potessi arrivare a sfidarlo (ride, ndr). Chi lo sa, magari lo incontrerò da allenatore».

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