2012

Cittadella, Baselli: “Verona, vogliamo rifarci”

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CITTADELLA BASELLI – Scaccia il paragone con Andrea Pirlo e guarda avanti Daniele Baselli, che davanti a sé ha un futuro roseo, visto l’esordio in Under 21 e l’exploit con la maglia del Cittadella. Il calciatore bresciano, intervistato da Il Mattino di Padova, ha provato a raccontarsi.

Daniele Baselli, sabato al Tombolato arriva il Verona.

«Sarà una partita difficilissima, loro stanno facendo benissimo. Servirà una grande prova, come abbiamo fatto con il Sassuolo. C’è tanta rabbia, però, perché perdere come ci è capitato a Padova fa male. Dobbiamo riscattarci subito».

Non le è ancora passata?

«No, è un chiodo fisso, che non riesco a togliermi di dosso. Perdere in quel modo dispiace, sia per la tifoseria che per la società: ci tenevano tantissimo a vincere. Vorrà dire che andremo a sfidare il Verona con tanta rabbia. Dovremo sbagliare il meno possibile».

Tra i gialloblù gioca qualche suo amico?

«Ho conosciuto Jorginho in Under 21. Mi ha detto che sono una buona squadra e che puntano a salire. Anche loro hanno giovani di qualità».

A proposito di Nazionale, che esperienza è stata quella di Siena?

«Bellissima. Poi esordire contro la Spagna credo sia il massimo. Sono stato convocato perché la mia annata è positiva. Devo continuare così».

È vero che l’ha seguita praticamente la famiglia al completo?

«Sì, i miei genitori e la mia ragazza Alice. Mi vengono a vedere sempre quando gioco in casa, mentre in trasferta sono presenti alle partite più vicine».

Che tifosi sono?

«Sono tutti tranquilli, tranne papà Flavio che, da ex giocatore, si fa prendere più degli altri. S’innervosisce quando sbaglio certe cose, ma lui mi ha trasmesso la passione per il calcio».

Gli altri?

«Mamma Anna ha invece giocato a pallavolo fino alla B/1. Siamo una famiglia di sportivi. Mia sorella più grande è arriva sino alla A/2 di volley, mentre la sorellina Linda di 8 anni fa ginnastica artistica».

E la fidanzata?

«Alice studia Economia. Lei non è portata per lo sport. Si appassiona al calcio solo quando gioco io».

A tifo come siete messi?

«Tutti interisti, tranne mia mamma e la sorellina, che sono juventine».

A proposito di Juventus, si dice che lei possa essere il nuovo Pirlo, bresciani entrambi oltretutto…

«Mi sembra un po’ eccessivo il confronto. In qualcosa mi ci vedo, ma non in tutto. Sulle giocate lunghe mi manca ancora un bel po’ per assomigliargli, mentre sullo stretto bene o male un po’ mi avvicino a lui».

Ci svela una passione segreta?

«Ogni tanto mi piace andare a pescare. A differenza di Schiavon, sono un pescatore da laghetto».

Il sogno nel cassetto?

«Giocare i Mondiali».

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