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Ciao Christian e grazie di tutto!

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Dopo la separazione con l’Inter, il centrocampista è pronto a tornare a giocare a calcio in Danimarca

Il destino certe volte esagera, perché invece di metterci lo zampino ci mette tutta la mano. Questo è il caso di Christian Eriksen, che dopo quanto successo a Euro 2020 durante la sfida tra Danimarca e Finlandia non potrà più giocare a calcio né in Italia né ai massimi livelli, con somma tristezza per tutti gli amanti del pallone. E dire che nella sfortuna gli è andata comunque bene, perché ha rischiato di non essere qui presente oggi per rescindere il contratto con l’Inter. Sì avete capito bene: siccome il Coni non ha rilasciato l’idoneità sportiva all’ex interno di centrocampo nerazzurro, lo stesso ha dovuto per forza di cose salutare la sua ex squadra dopo una sola stagione. Un dispiacere per i tifosi interisti, che non scorderanno mai quello che Christian ha saputo dare alla causa, soprattutto nella seconda metà della scorsa stagione quando finalmente è diventato un titolare inamovibile. Indimenticabile il suo goal su punizione contro il Milan in Coppa Italia, e indimenticabile la sua gioia per il tricolore conquistato da protagonista. Nonostante il non feeling con Conte, che molto spesso lo ha “umiliato” sportivamente inserendolo a pochi minuti dal termine delle partite, di Eriksen ricorderemo anche il suo essere imperturbabile a prescindere, e questa cosa secondo noi lo ha reso agli occhi degli appassionati un campione ancor più degno di ammirazione. Accennavamo prima al fatto che non potrà più giocare con l’Inter e nemmeno ai massimi livelli, però potrà ancora calciare un pallone, ma senza esagerare, in Danimarca, dove i ritmi sono molto più soft rispetto a Serie A e Premier League. L’Odense ha dato l’opportunità a Christian di allenarsi, opportunità che il diretto interessato ha colto al volo, e poi chissà…

A 29 anni non vuole ancora mollare il suo amato pallone

I suoi noti problemi fisici, come detto in precedenza, hanno spinto Eriksen a una separazione consensuale dall’Inter, con cui ha vinto uno scudetto lo scorso anno e con cui avrebbe voluto rivincere anche quest’anno. Se in Italia non potrà più giocare perché esistono regole ferree che non gli permetteranno di scendere in campo, potrà comunque rifarsi calcando i verdi prati della Danimarca, forse indossando la maglia dell’Odense. Sarebbe bello per lui e per i tifosi di calcio, che hanno imparato ad amarlo a prescindere. Se così fosse per davvero, Christian potrebbe riprendere confidenza con il pallone, evitando quei calendari stressanti tipici dei principali campionati europei che lo affaticherebbero troppo. Eriksen sarà anche imperturbabile, ma allo stesso tempo è testardo: non ha proprio voglia di sentirsi inutile, perché a 29 anni compiuti vuole dimostrare a se stesso e agli altri che la sua carriera non è ancora finita. Se dovessimo ragionare con la nostra testa daremmo decisamente contro al danese, perché un pallone non vale una vita, mentre se dovessimo ragionare con il cuore, con il suo cuore, probabilmente gli daremmo ragione. Un grande dilemma quello di Christian, che ha risolto scegliendo ancora una volta lo sport che ama. Chapeau.

Quale futuro?

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Nel migliore dei casi Eriksen presto militerà nel campionato danese, dove siamo sicuri incanterà grazie ai suoi calci piazzati e ai suoi passaggi illuminanti. Uno spettacolo, che difficilmente potremo godere davanti alla televisione di casa – a meno che qualche emittente non decida di trasmettere alcune sue partite – e per noi sarà un vero un peccato. Per fortuna Internet verrà in parte in nostro soccorso, anche se non sarà la stessa cosa. Non sarà la stessa cosa perché non potremo più vederlo dal vivo recandoci direttamente allo stadio, immaginando da lontano una sua espressione di gioia per un assist vincente. Grazie Christian, per aver giocato in Italia e soprattutto per averci fatto capire che davanti alle disgrazie della vita dobbiamo sempre reagire e non mollare mai. Come hai fatto tu, che tra poco tornerai a calciare un pallone.

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