2017

Chievo Verona, Hetemaj: «Udinese? Pronto a sfidare l’amico Thereau»

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Perparim Hetemaj tra passato, presente e futuro prossimo del suo Chievo Verona

Chievo Verona, Hetemaj: «Udinese? Pronto a sfidare l’amico Thereau» – 3 febbraio

Përparim Hetemaj, centrocampista del Chievo Verona, ha parlato della sfida con l’Udinese in programma domenica prossima alle 15 allo stadio Bentegodi. Il calciatore ormai si è messo alle spalle l’infortunio ed è pronto a tornare in campo per sfidare l’ex gialloblù, Cyril Thereau: «E’ un mio amico, ci siamo sentiti per messaggi. Ci vediamo poco, ma la nostra amicizia è sempre salda. Lui ha segnato contro il Milan, sta facendo bene e meriterebbe un club più blasonato. Ha segnato contro i rossoneri e sicuramente vorrà farci uno scherzetto, quindi dovremo stare molto attenti».

Chievo Verona, Hetemaj: «Mi è mancato il campo»

Hetemaj ha detto la sua ai cronisti presenti nella sala stampa del centro sportivo dei clivensi: «E’ tornato il guerriero? Ognuno può dire quello che vuole, io sono semplicemente contento di essere tornato ad allenarmi e a giocare dopo 2 mesi e mezzo di assenza. Cercherò di recuperare la condizione migliore nella maniera più veloce. E’ stato un periodo difficile, il polpaccio mi dava tanto fastidio, adesso non sono ancora al 100% ma ci sto lavorando. Giocare è sempre bello, ammetto che mi è mancato tanto. La prossima sfida con l’Udinese di Thereau? Sono molto contento per quanto sta facendo, è fortissimo. Contro la Lazio abbiamo creduto nella vittoria, altrimenti non giocheremmo a calcio no?! Io sto bene al Chievo, non è un segreto, ma nella vita non si sa mai: spero soltanto di stare bene e giocare questo girone di ritorno. Quota salvezza? Scendiamo in campo sempre per conquistare i 3 punti, c’è solo da lottare e provare. Sarebbe bello superare il record di punti della scorsa annata. Chi sarà decisivo contro l’Udinese? Il gruppo, come ogni gara del Chievo. Nazionale? Dopo aver vestito la maglia della Finlandia per 5 anni non mi sentivo di far parte del nuovo progetto del Kosovo, ho preferito lasciare spazio ai giovani».

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