2013
Chievo Verona, Dainelli: “Fiorentina grande qualità, ci vorrà pazienza”
CHIEVO VERONA FIORENTINA DAINELLI SAMPDORIA – Il calciatore del Chievo Verona, Dario Dainelli, difensore centrale ex Genoa e Fiorentina, ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni in vista del prossimo match proprio contro i viola ai microfoni del quotidiano veronese, “L’Arena”. Queste le principali dichiarazioni del difensore gialloblù: “Si sa che in questa parte della stagione sono pesanti e più difficili da fare perché tutti si rendono conto che il tempo stringe. Dobbiamo fare lo stesso noi, lavorando partita per partita. Purtroppo nelle ultime giornate in questo non siamo stati abbastanza bravi. È chiaro che non abbiamo capitalizzato abbastanza. Se penso alla gara con la Samp? Che la partita l’abbiamo anche fatta ma non basta. Perché spesso contano le piccole cose. Magari sono le sfumature a fare la differenza. E allora dobbiamo essere più bravi, più decisi a voler ottenere il risultato. Bisogna lavorare su tanti aspetti, personali e tattici. Ma secondo me è fondamentale l’aspetto mentale. Pensare che non basta giocare bene, fare un bel calcio. Bisogna portare a casa il risultato, essere concreti. Ci vuole più voglia, più rabbia”.
Niente di preoccupante sulle proprie condizioni fisiche: “L’infortunio? È tutto ok. Sono abbastanza tranquillo. Domenica ho sentito una bella fitta e quando hai caviglie che hanno subito tante distorsioni il problema lo senti soprattutto all’inizio”.
Testa alla prossima gara contro i viola: “Montella, lo dimostrano le ultime due stagioni, ha fatto veramente bene sia a Catania che a Firenze. Oggi possiamo dire che ha dato una bella impronta e un gioco bello ed efficace alla squadra. I giocatori? Ce ne sono tanti bravissimi. Ma la differenza la fanno a metà. Lì hanno tanta qualità, quella che permette di giocare la palla anche quando sono in difficoltà. Difficilmente la buttano via. La Fiorentina, oltre ad avere grosse individualità, ha un gioco definito, fa un gran possesso palla, sa aspettare il momento giusto per colpire. Bisognerà essere pazienti e capaci di soffrire tutti assieme nell’attesa dell’occasione che può cambiare la partita”.