2009

Chievo, Pellissier e Marcolini fiduciosi per la salvezza

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Fuori dalla Coppa, a un passo dal girone dei dannati. Eppure non è crisi. Lo gridano i ragazzi di Stefano Pioli. Il Chievo nelle ultime undici giornate ha raccolto una sola vittoria contro l’Inter. Contro Bologna, Lecce e Udinese sono arrivare sconfitte pesanti.
La rimonta con la Roma, e il finale d’orgoglio contro la Juve hanno contribuito a rendere meno difficile un momento particolarmente delicato della stagione gialloblù. Dunque al giro di boa i punti sono 22.
Andamento più lento rispetto alla passata stagione, quando la squadra di Mimmo Di Carlo aveva girato a quota 24.
Il Chievo, poi, nelle ultime sette partite ha raccolto undici palloni nella propria porta.
Troppi per una squadra che nella prima parte della stagione aveva fatto della solidità  difensiva uno dei suoi punti di forza. A Catania, allora, lo scontro verità  con i rossazzurri potrà  dire tante cose. Una sconfitta potrebbe aprire le porte ad uno stato di crisi. Visto che i siciliani andrebbero a scavalcare proprio i gialloblù, che di fatto potrebbero ritrovarsi, nella peggiore delle ipotesi, a un punto dalla zona retrocessione e con solo tre squadre alle spalle. Ipotesi, certo. Da tenere, però, in seria considerazione.
Anche perchè la tendenza non autorizza a stare particolarmente allegri. Negli ultimi undici turni, infatti, il Chievo ha raccolto solo nove dei 33 punti a disposizione. .
IL PASSATO INSEGNA. Sergio Pellissier è illuminante. L’analisi del capitano non ammette incertezze. Ã?«Cancelliamo Udine e Lecce. Il Chievo ha dimostrato in più occasioni di sapersi riprendere anche nelle situazioni più difficili. Lavoro ogni giorno fianco a fianco con ragazzi intelligenti, che capiscono al volo cosa fare quando iniziano le difficoltà . Magari l’andamento è stato altalenante, ma nel complesso penso che si possa considerare positiva la nostra prima parte di stagione. A volte sono gli episodi ad indirizzare una stagione. Ma un gruppo che sa quello che vuole, non dispera mai. Penso che chi sta dietro farebbe volentieri cambio con noiÃ?».
GIU DALLE NUVOLE. �«Crisi? E cosa avremmo dovuto dire allora due anni fa quando di questi tempi ci trovavamo con solo nove punti in tasca e la salvezza a dieci lunghezze?�»: Stefano Sorrentino carica.
E spara: Ã?«Abbiamo solo il dovere di rimanere uniti e di ricompattarci quando succede di andare incontro a prestazioni negative come quella di Udine. In quel momento mi sono sentito in dovere di alzare la voce. Non m’importa se a qualcuno può non essere piaciuto. L’anima del Chievo deve essere sempre la stessa: cuore guerriero. Siamo quelli che in campo contro il Palermo hanno tenuto testa ad una squadra che si è permessa di sculacciare anche grandi club. Ventidue punti sono un bottino sufficiente per affrontare con grande forza il girone di ritorno. Se ci ripetiamo, a 44 la salvezza è sicuramente alla nostra portata. Credo che i punti, alla fine, abbiano tutti lo stesso valore. Se perdo con una rivale per la salvezza, ma poi batto una delle grandi del torneo, i conti tornano lo stessoÃ?».
TUTTI IN FILA. Ã?«Il problema del ChievoÃ?», spiega Gelson Fernandes, Ã?«è il problema di tutti che ci girano attorno. Salvezza, salvezza, solo salvezza. E noi adesso abbiamo un margine di vantaggio sufficiente per affrontare i prossimi impegni con la testa giusta. Può capitare a tutti di sbagliare due partite. Mi dite che ne abbiamo vinta solo una in undici gare? Vero. Ma le prestazioni offerte contro Juve, Roma e Palermo non possono passare nel silenzio. Il Chievo ha dimostrato spesso spirito guerriero, mettendo in evidenza una grande predisposizione al sacrificio. Siamo in corsa per il nostro obiettivo e non è mai successo di finire nella zona a rischio. Di sicuro ci servono più di 40 punti per stare tranquilliÃ?».
Michele Marcolini, pura saggezza, rileva: Ã?«A volte siamo stati belli, ma non concreti. Chi crea confronti con il passato più recente osserva che il Chievo di ieri era più tosto. Forse. Ma quello di oggi sa giocare palla e trova soluzioni per ogni tipo di situazione. à? una risorsa importante. UdineÃ?», rimarca ancora il centrocampista, Ã?«resta una parentesi. Ma non ce ne sono state tante altre. Il campo dice sempre la verità . E la realtà  dei fatti ci vede salvi. Con un margine che non è rassicurante ma che certifica nel complesso la bontà  di quanto fatto fino ad oggiÃ?».

Fonte | L’arena.it

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