2009

Chievo, Di Carlo: “Dobbiamo dare il massimo”

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L’allenatore del Chievo, Domenico Di Carlo, intervenuto in conferenza stampa per parlare della partita che i clivensi giocheranno contro il Milan a San Siro, ha riconosciuto che l’impegno sulla carta è difficile e ci vorrà  un grande Chievo per strappare punti ai rossoneri: “Di sicuro mi aspetto un Milan arrabbiato, aggressivo e con tanta voglia di riscatto. Ora devono solo concentrarsi sul campionato e faranno di tutto per non perdere terreno, giocheranno tutte le partite al massimo da qui alla fine. che poi è quello che dobbiamo fare anche noi – si legge sul sito ufficiale -. Il nostro compito? Dovremo essere bravi a gestire le diverse situazioni di gioco. Il Milan farà  la partita, noi dovremo rispondere con le nostre armi che dall’inizio del campionato sono sempre le stesse: aggressività , velocità  e intensità . aspettare, studiare e ripartire al momento opportuno. Il Milan è il Milan. Tanta qualità , professionalità , personalità , esperienza e capacità  di gestire i momenti difficili. Hanno diversi giocatori importanti, ma noi non siamo da meno. Giochiamoci il tutto per tutto, ma, fondamentale, in modo equilibrato. Anche perchè, lasciando perdere la sfida con il Manchester, contro la Roma non ho visto un Milan sotto tono, anzi. La considero la squadra più tecnica del campionato italiano. Proveremo a metterli in difficoltà  sul piano del ritmo. So che il Chievo non ha mai battuto i rossoneri a San Siro. Ma… quest’anno è arrivata anche la prima vittoria in assoluto contro la Juve o no?. Sapete come la penso: mai dire mai, cercheremo di sfatare anche questo tabù. E speriamo che domenica in campo ci sia un Milan al 70 per cento e un Chievo… al 150!!!”.

Se Di Carlo dovesse togliere un giocatore al Milan, avrebbe l’imbarazzo della scleta: “Un giocatore da togliere al Milan? Solo uno??? Ronaldinho, un piacere vederlo giocare, Borriello, che vive un ottimo momento di forma, Pirlo catalizzatore e faro della squadra… In più c’è la suggestiva cornice di San Siro, la Scala del calcio. Analizzando tutti questi fattori, le motivazioni nn possono che arrivare da sole”.

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