2012
Chievo, Corini: “Ritroviamo lo spirito. Arbitro…”
CHIEVO VERONA CORINI – Comincia a preoccupare il bilancio delle trasferte, vista la sesta sconfitta consecutiva, condita da sedici gol incassati, ma Eugenio Corini è pronto per rimettere in sesto la squadra in vista dei prossimi impegni. «Una gara molto equilibrata, meglio loro all’inizio poi abbiamo reagito con buona personalità. Il gol di Almiron ha segnato la gara», ha spiegato il tecnico del Chievo Verona nell’intervista rilasciata a L’Arena.
Cos’è successo in area?
«Abbiamo preso un gol che non dovevamo prendere.Sapevamo che il Catania avrebbe sfruttato tutti i calci piazzati. Ha buoni tiratori, Lodi su tutti, e saltatori molto dotati fisicamente come Legrottaglie e Spolli. Alla fine è spuntato Almiron, uno dei più bassi e ci ha castigato».
L’argentino ha chiuso anche la partita.
«Dovevamo affrontarlo prima, l’abbiamo fatto entrare in area e lui ha fatto quello che sa fare,ha preso la mira e ha messo la palla nel sette».
Una buona reazione dopo il secondo gol. Troppo tardi…
«Abbiamo giocato con meno responsabilità,un po’ più sciolti e siamo anche riusciti a segnare il gol della bandiera ma ormai non c’era più tempo, a malapena abbiamo portato la palla a centrocampo. Abbiamo pagato qualcosa nella fase iniziale del primo tempo quando abbiamo concesso al Catania di andare in vantaggio e poi di raddoppiare ma salvo la prestazione dei ragazzi che in più di un’occasione hanno ribattuto colpo su colpo».
Meglio in attacco con il 4-2-3-1?
«Ho provato ad allargare il Catania. D’altronde non avevo molte altre possibilità e non potevo farlo prima perchè ho pochi giocatori a centrocampo e tanti attaccanti. Per questo nella fase finale ho messo Cofie e Guana in mezzo con tre fantasisti come Di Michele, Thereau e Paloschi alle spalle di Pellissier. Gol a parte in un paio di episodi non siamo stati particolarmente fortunati come il tiro di Pellissier che si è stampato sul palo. Se quella palla entrava potevamo giocare gli ultimi minuti in modo diverso».
Il rigore su Pellissier?
«In questo calcio contano soprattutto gli episodi e tutti hanno visto cos’è successo tra Legrottaglie e Pellissier. Eravamo sull’uno a zero, se l’arbitro avesse fischiato il rigore avrebbe potuto cambiare la partita e il Catania avrebbe perso sicurezza».
Catania imbattibile in casa?
«I risultati dicono questo. Se si esclude la partita con la Juve il Catania ha sempre fatto molto bene davanti al pubblico amico. L’hanno confermato anche contro di noi».
L’avversario più forte?
«Il Catania è un bel gruppo, ha giocatori forti in tutti in reparti. Legrottaglie in difesa, Lodi e Almiron in mezzo, Gomez e Bergessio davanti. Una squadra costruita bene, alcuni giocatori sono qui da anni, altri sono arrivati e si sono inseriti bene».
Cos’ha sbagliato il Chievo?
«È mancata un po’ di concentrazione nei momenti decisivi della partita, vedi la disattenzione sul gol. Sono errori che non si possono ripetere in trasferta».
Da dove bisogna ripartire?
«Da quello di buono che s’è visto nelle ultime partite. Con l’Udinese è mancato solo il risultato, a Catania abbiamo mostrato una buona tenuta contro una squadra forte, dobbiamo trovare sempre il nostro equilibrio, coprire tutte le parti del campo con razionalità, ritrovare lo spirito che ho visto con la Samp, a Napoli, con l’Udinese, in alcuni momenti anche a Catania».
Domenica c’è il Siena.
«Una partita importante, loro sono vivi, l’hanno dimostrato anche nella vittoria con il Pescara, noi dobbiamo fare risultato».