2009

Chievo, Bentivoglio: “Vorrei trasformare i fischi in applausi”

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Non scappa, non è da lui. Il coraggio non gli manca e già  questo è un bel segno. Vuol dire personalità , orgoglio, passione. Vuol dire che se oggi tira aria di burrasca, domani, magari, tornerà  a splendere il sole. Bentivoglio non cerca alibi, non critica i fischi, li prende tutti e riparte da lì per riscrivere una storia che adesso non è quella che aveva immaginato. Quante volte, nel calcio e non solo, i fischi all’improvviso, so divenatati applausi? “E’ quello che vorrei, è quello che sogno. E’ il motivo per il quale sto lavorando duro per vincere questa sfida. Non scappo davanti alle mie responsabilità ”

Il Chievo intanto sta bene… “Sì, questa è la cosa più importante. Perchè anche la tua situazione personale passa in secondo piano, davanti alle ragioni del gruppo. I risultati ci dicono che siamo partiti bene, meglio fuori casa che in casa, ma questo è uno degli aspetti da migliorare. Lo sappiamo, lo faremo”

” Io non mi rimprovero niente sul piano dell’impegno, del sacrificio, della partecipazione. Ci sono, lavoro seriamente, faccio tutto per dare il massimo, purtroppo non sempre mi riesce. E mi dispiace, per me stesso, per la gente, la società , per il mister, i compagni”

Quest’anno tutti han sempre detto ‘massima fiducia a Bentivoglio’… “Lo so, l’ho sentita, l’avverto ed è anche questo un motivo che mi stimola a dare il massimo. Però, non vorrei neppure si equivocasse su quello che succedeva l’anno scorso. Ho sempre rispettato le scelte, perchè è giusto che un allenatore abbia le proprie idee e cerchi di portarle avanti. Punto”

Prima considerazione: puoi essere condizionato proprio da quei fischi che senti? Dal sapere che una parte del pubblico è critica verso di te? “Vuoi la verità ? I fischi non fanno mai piacere, ma la gente paga il biglietto ed è giusto che esprima quello che sente. No, non penso che questo mi condizioni, quando sei in campo pensi a giocare, non a quello che dice la gente. Anzi, se devo essere sincero, credo che questi fischi rappresentino uno stimolo forte a dare ancora di più. Vorrei farli diventare presto degli applausi”

Le critiche a volte fanno male… “A volte fanno anche bene. Te l’ho detto, io sono il primo a pretendere molto da me, a sapere cosa posso dare e a rendermi conto di non averlo ancora dato. Io credo che ognuno di noi sappia benissimo se ha giocato bene o male, prima ancora del giudizio del pubblico. A volte anche questo ti serve a crescere, a migliorare”

Fonte | Chievocalcio.tv – L’Arena

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