2018

Chiesa: che impatto in azzurro! Così si cambiano le partite

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Federico Chiesa sta vivendo un momento d’oro in Nazionale: sostituisce Insigne e l’Italia trova il pareggio contro la Polonia

Federico Chiesa di anni non ne ha ancora 21 e qualche mese fa in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport confessò che se non avesse fatto il calciatore, sarebbe diventato un fisico. L’universo lo affascinava. Ora il suo universo è colorato di azzurro, con un ct che stravede per lui e un futuro che lo colloca tra i pilastri di una Nazionale da ricostruire negli uomini e nel morale. Vederlo entrare nella difficile serata di Bologna, con quella grinta e determinazione che ha dato la scossa di cui la squadra aveva bisogno, avrà riempito di gioia Roberto Mancini. Il talento viola è entrato al 72 minuto. Ce ne ha messi sei a conquistare il rigore che Jorginho ha magistralmente battuto e che ha impattato la partita.
Il sogno di Chiesa era giocare con la maglia azzurra e dopo averlo fatto 18 volte con le squadre giovanili, il 23 marzo scorso è arrivato il debutto con i big. Mezz’ora con l’Inghilterra a Londra, nel tempio di Wembley, appena uno scampolo di gara contro l’Arabia Saudita alla prima di Mancini e la sua vera prima partita da titolare a Nizza contro la Francia: 84 minuti in campo e accelerazioni da applausi contro i futuri campioni del mondo.

Grandi qualità umane, sette anni di scuola internazionale alle spalle, ma soprattutto l’etichetta di predestinato. La Fiorentina se lo tiene stretto mentre le big italiane ed estere preparano un’asta milionaria per la prossima estate. Già in questa sessione di mercato la società dei Della Valle ha dovuto fare i salti mortali per rifiutare le ricchissime offerte per Chiesa. No grazie, è stata la risposta. Ripassare la prossima estate quando, forse, il talento di Chiesa sarà esploso definitivamente aiutando la Nazionale a tornare nell’élite del calcio mondiale. Ce lo auguriamo tutti.

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