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Chiellini: «Europeo? Anche fortuna. Sugli insulti alla Juve…»

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Chiellini: «Europeo? Anche fortuna. Sugli insulti alla Juve…». Le parole del capitano della Nazionale e dei bianconeri

Giorgio Chiellini ospite di Muschio Selvaggio, il podcast di Fedez.

DIFFERENZA CON LA PREMIER – «Anche nel calcio inglese sono più grossi rispetto agli altri. Un giocatore italiano che va a giocare in Inghilterra deve fare un lavoro diverso, perchè c’è un diverso modo di allenarsi e di giocare. Questo cambia da nazione a nazione, da campionato e campionato».

EUROPEI-CAMPIONATO – «Cosa cambia? Innanzitutto quando giochi in NAzionale rappresenti tutta l’Italia. Non ci sono fazioni, ma riunisci un popolo intero. E questa non è una cosa da poco. Insulti post europeo non appena si ritorna nei club? Fa parte del gioco. Anche se poi nella vita privata c’è rispetto, salvo in pochi casi».

EUROPEI – «Che potevamo far bene all’Europeo ce lo aspettavamo, vincere c’è una buona dose di fortuna. Il nostro obiettivo era arrivare ai quarti di finale, che non avrebbero detto tutto ma sarebbe stato un risultato giusto».

MANCATA QUALIFICAZIONE – «In quell’anno ci eravamo tutti e due, dal 2010 ci siamo sempre stati».

RIGORI – «Con la Spagna ho scelto la curva italiana e tirare per primo, mentre con l’Inghilterra ho perso la curva ma ho scelto di ritirare ugualmente. A parità di condizioni tirare per primo è un leggero vantaggio, perchè non sai ancora cosa ha fatto l’altro. Se dovessi scegliere tra curva o tirare per primo? Tiro per primo, senza dubbio».

PARTITE – «Quando giochi fuori è tutto ovattato. Durante l’azione non percepisci nulla, ti accorgi di ciò che ti sta intorno solo quando la palla va fuori o ci sono interruzioni. Durante l’azione senti la voce del compagno, ma non dei tifosi».

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